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Elettrodotto sottomarino tra Italia e Tunisia: l’Europa dice si

La nota di commento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Elettrodotto sottomarino tra Italia e Tunisia: l’Europa dice si.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia, il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa. Per il progetto, inserito in accordo al Regolamento UE 347/2013 nella lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI), – spiega una nota di Terna – è previsto un investimento di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro saranno finanziati mediante Connecting Europe Facility (”CEF”), il fondo dell’Unione europea destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie.

 

NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, GIORGIA MELONI:

Il via libera della Commissione Europea allo stanziamento di 307 milioni di euro per co-finanziare l’infrastruttura d’interconnessione tra Italia e Tunisia è un grande successo Italiano. È una data storica perché l’Unione Europea ha dato l’ok ad un progetto che vede coinvolto uno Stato Membro con uno Stato Terzo. L’opera, un elettrodotto sottomarino di circa 200 km, sarà realizzata da TERNA e dalla corrispondente società tunisina STEG e costituirà un nuovo corridoio energetico tra Africa ed Europa, favorendo la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili. È nel destino dell’Italia diventare un nuovo hub energetico per l’intero Continente europeo, è nella nostra missione intensificare la cooperazione con l’Africa per portare investimenti e sviluppo.

Elettrodotto sottomarino tra Italia e Tunisia: l'Europa dice si

 

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