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Zelensky: fondamentale la protezione delle centrali nucleari

Peskov: "c'è ancora tempo per soddisfare le richieste russe per salvare l'accordo sul grano"

Zelensky: fondamentale la protezione delle centrali nucleari

L’esercito russo ha perso metà della sua capacità di combattimento in Ucraina, inclusi 2.500 carri armati.
Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, l’ammiraglio Tony Radakin.
Il quale respinge l’idea di una controffensiva troppo lenta da parte delle forze armate di Kiev.

Nel corso di una audizione davanti alla commissione Difesa della Camera dei Comuni, Radakin ha sottolineato che la Russia è “al momento così debole” da non avere la forza per condurre una sua controffensiva.

“L’anno scorso ha sparato 10 milioni di proiettili di artiglieria ma nella migliore delle ipotesi può produrne un milione l’anno”, ha aggiunto precisando che a fronte della perdita di 2.500 carri armati al massimo Mosca ne può fornire al suo esercito 200 nuovi l’anno.

Rispetto alla controffensiva di Kiev, l’ammiraglio ha affermato che non si tratta di “una azione singola” ma di uno sforzo coordinato e prolungato. Inoltre la strategia ucraina di continua pressione sulle linee nemiche sta avendo dei risultati sul campo. Ha ammesso anche le difficoltà dovute alla lunghezza del fronte, alla densità “maggiore del previsto” dei campi minati russi, alla mancanza di copertura aerea da parte delle forze di Kiev e al fatto che l’Ucraina non ha ricevuto tutti gli armamenti richiesti agli alleati occidentali.

Il rischio di “un sabotaggio del regime di Kiev” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dai russi, rimane “molto alto”, un sabotaggio che sarebbe “catastrofico per le conseguenze”.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tornando anche ad accusare l’Ucraina di avere fatto saltare la diga di Kakhovka.
Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.

“C’è ancora tempo” per soddisfare le richieste russe per salvare l’accordo per l’esportazione di grano ucraino rinnovandolo dopo la sua scadenza, il 17 luglio, ha detto Peskov, citato dalle agenzie russe, ribadendo comunque che al momento non ci sono le condizioni per la proroga.

“In queste ore stiamo discutendo le sfide principali: la prima è la protezione delle centrali nucleari.
Ne abbiamo discusso con il comandante dell’aeronautica, il ministro degli Interni, il capo e il dg di Energoatom (l’azienda che gestisce le quattro centrali nucleari ucraine), il capo del servizio di guardia di frontiera”.
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che da l’altro giorno Mosca parla di rischio di “un sabotaggio da parte di Kiev” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (in territorio controllato dai russi) .

Zelensky: fondamentale la protezione delle centrali nucleari

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