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Venezia, tamponi attivi negli aeroporti veneti per chi ritorna dalla Cina

Un’iniziativa contro la nuova ondata di casi di Covid nel Paese asiatico

Venezia, tamponi attivi negli aeroporti veneti per chi ritorna dalla Cina.

 

“Sulla situazione del Covid, dopo le notizie dalla Cina, non deve esserci panico, ma attenzione: alla prevenzione con i tamponi all’arrivo negli aeroporti, e al sequenziamento dei casi per capire se si tratta di Omicron o di altro. Al momento, le notizie che si hanno parlano di un’infezione che attacca le vie respiratorie superiori e non scende nei polmoni. Siamo, quindi, nell’ambito delle sottovarianti Omicron. È importante che il mondo scientifico continui, come sta accadendo, a suggerire le azioni più appropriate”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, su sollecitazione dei giornalisti, durante il punto stampa odierno a Palazzo Balbi.

“Non c’è nessuna situazione emergenziale in atto – ha proseguito il Governatore – siamo ben organizzati con punti tampone negli aeroporti e i Covid hotel dove ospitare chi dovesse fare una quarantena. Un’organizzazione in Veneto ben rodata e un Piano di Sanità pubblica efficace e più volte aggiornato rispetto all’evoluzione della situazione”.

“Quella di oggi in Cina – ha aggiunto – è per certi versi prevedibile. I cinesi sono stati per 2 anni e mezzo praticamente segregati, le vaccinazioni sono state poche, e con un vaccino che si è rivelato poco efficace. Ora è stato dato loro il via libera e le infezioni hanno cominciato a correre. In questo quadro sono molto importanti le sequenziazioni che, via via, ci diranno se si tratta di sottovarianti Omicron, com’è finora, o se avremo a che fare con qualcosa di diverso”.

 

Venezia, tamponi attivi negli aeroporti veneti per chi ritorna dalla Cina.

 

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