Ucraina, il bilancio del conflitto dopo due anni dall’inizio della guerra
I 60 miliardi di dollari Usa promessi a Kiev mesi fa sono ancora bloccati al Congresso
Ucraina, il bilancio del conflitto dopo due anni dall’inizio della guerra.
Era il 24 febbraio 2022 quando la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala dell’Ucraina, azione che Mosca ancora continuare a definire “operazione militare speciale”.
L’atmosfera non era delle migliori neanche nel febbraio 2023, quando la fine del conflitto sembrava lontana, nonostante il fronte anti-Putin e il governo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky potessero ancora contare su ampio consenso internazionale.
Oggi, dopo due anni, in Ucraina prosegue lo stallo. Il quadro sembra ancora più fosco di 24 mesi fa. Fallita definitivamente la controffensiva ucraina, Putin ha conquistato la fortezza di Bakhmut e la città di Avdiivka.
Da parte statunitense, i 60 miliardi di dollari promessi a Kiev mesi fa sono ancora bloccati al Congresso, a causa del veto dei repubblicani. È bene ricordare che gli Usa sono il secondo maggiore donatore dell’Ucraina, con un impegno di 67 miliardi di euro, di cui 42 sono però per aiuti militari, il che ne fa il primo fornitore di Kiev.
È difficile stimare con sicurezza il numero di civili e militari feriti o uccisi durante i due anni di guerra, visto il segreto di stato sulle perdite imposto tanto da Kiev quanto da Mosca.
Nel dicembre 2023, un rapporto declassificato dell’intelligence statunitense menzionava 315mila soldati feriti o uccisi tra i russi. Quanto agli ucraini, il New York Times ha indicato nell’agosto 2023 70mila soldati morti e 100-120mila feriti, in base a stime di funzionari americani. Le stesse fonti distinguevano le perdite russe in 120mila militari deceduti e 170-180mila feriti.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, oltre 10 milioni di ucraini sono stati costretti a lasciare le proprie case. Di questi, circa 6,4 milioni sono scappati all’estero.
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