Trento, la Regione aderisce al manifesto per la giustizia riparativa, definita dall’art.42 del decreto legislativo 150 del 2022
La Regione parteciperà al tavolo di confronto con Enti, Istituzioni e libere Associazioni a vario titolo coinvolte per creare una rete di soggetti sensibili al tema
Trento, la Regione aderisce al manifesto per la giustizia riparativa, definita dall’art.42 del decreto legislativo 150 del 2022.
Trentino-Alto Adige aderisce al Manifesto per la cultura riparativa promosso dal Comune di Trento.
Nell’ordinamento italiano la giustizia riparativa è definita dall’art.42 del decreto legislativo 150 del 2022: «Ogni programma che consente alla vittima del reato, alla persona indicata come autore dell’offesa e ad altri soggetti appartenenti alla comunità di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l’aiuto di un terzo imparziale, adeguatamente formato, denominato mediatore».
La Giustizia riparativa non chiede né impone il perdono alle vittime, non incide sulla pena. Non è uno strumento più lieve a sostegno del reo. È qualcosa di più complesso, che coinvolge – se lo vogliono – tutte le parti in gioco, compresa la comunità ferita dal reato. Può liberare le vittime dalla prigione esistenziale in cui il crimine le ha dolorosamente rinchiuse e aiutare i condannati ad avere una seconda chance.
Non è, in altri termini, una strada comoda per sottrarsi al processo e alle pene tradizionali, ma qualcosa che si aggiunge, al fine di realizzare una «pacificazione» tra l’autore del reato e la vittima. Nessuno sconto di pena, insomma, ma un passo verso una differente direzione; un passo, va ricordato, del tutto volontario. Si è detto che l’essenza della giustizia riparativa è nell’incontro, un incontro dal quale – secondo la visione di chi l’ha teorizzata – traggono vantaggio sia chi ha commesso il reato che chi l’ha subito.
La Regione parteciperà, quindi, al tavolo di confronto con Enti, Istituzioni e libere Associazioni a vario titolo coinvolte per creare una rete di soggetti sensibili al tema, in modo tale che, se coinvolti in situazioni che potrebbero trarre vantaggio da una gestione con approccio e metodo riparativi, possano avere a disposizione strumenti concettuali e operativi per farlo.
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