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Trento, 25 aprile 76° anniversario della Liberazione: le cerimonia in città

Trento, il 25 aprile 2021 ricorre il 76° anniversario della Liberazione, momento fondante del percorso democratico che ha portato alla nascita della Repubblica italiana e all’approvazione della Costituzione.

Il Comune di Trento ricorda il 25 aprile con una cerimonia sobria alla presenza delle autorità, deponendo le corone presso le lapidi presenti a palazzo Thun in via Belenzani. Nel rispetto della situazione attuale la consueta cerimonia di palazzo Geremia verrà trasmessa online con i discorsi del sindaco di Trento Franco Ianeselli, del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, del commissario del Governo Sandro Lombardi e gli interventi di Mario Cossali, presidente Anpi del Trentino e di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. Gli interventi delle autorità vengono introdotti dall’Inno d’Italia eseguito dal Corpo musicale città di Trento e in chiusura dall’esibizione del Coro Bella ciao.

Quest’anno la cerimonia si arricchisce dell’approfondimento realizzato dai giovani in servizio civile e in tirocinio al Comune di Trento che si sono fermati a riflettere e si sono chiesti cos’è il 25 aprile. Attraverso la loro naturale inclinazione ad esprimersi attraverso scatti e riprese, hanno realizzato un video 25 aprile: tra Resistenza e Libertà 1945 – 2021 che offre il loro sguardo sulla ricorrenza nazionale: la fine di un periodo di resistenza e l’augurio, quanto mai attuale, di sentirsi liberi.

I video saranno disponibili sul sito del Comune domenica 25 aprile.

 

In piazza Cesare Battisti dal 25 aprile e fino al 2 maggio è in mostra, curato da Arci del Trentino, Storie della Resistenza, un percorso illustrato con i disegni di Robi il Pettirosso per raccontare la storia e la vicenda di 15 partigiane e partigiani: Ada Gobetti, Giorgio e Giovanni Amendola, Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato, Ferdinando Tonon, Germano Nicolini, Gianantonio Manci, Gina Galeotti Bianchi, i fratelli Cervi, i fratelli Gozzer, Maria Assunta Lorenzoni, Mario Pasi, Renato Ballardini, Rita Rosani, Sandro Pertini, Tina Anselmi. I pannelli illustrati permettono tramite un QR code di ascoltare le storie e le interviste dei protagonisti.

La Fondazione Museo storico del Trentino richiama inoltre l’attenzione su un progetto in corso legato al tema della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Si tratta del Censimento dei militari trentini nella seconda guerra mondiale, ospitato nell’Archivio online del Novecento trentino, il cui scopo è stabilire non solo la partecipazione “numerica” dei soldati trentini al secondo conflitto mondiale, ma anche quello di rilevarne la provenienza sociale e l’origine geografica. All’interno di questo database il termine Resistenza racchiude esperienze sfaccettate, variegate, complesse. Attualmente sono stati censiti oltre 6mila dei circa 10mila trentini internati nei lager nazisti all’indomani dell’8 settembre 1943, simbolo della Resistenza senz’armi alla guerra nazifascista. Altri 3mila sono coloro invece che si oppongono ai tedeschi nelle giornate dell’armistizio, che non cedono le armi e continuano a servire, malgrado tutto, nelle forze armate del governo monarchico del Sud al fianco degli Alleati, e che, dopo alterne vicende, militano nelle formazioni partigiane all’estero (Grecia, Jugoslavia, Francia) e in Italia, sia in Trentino quanto in altre regioni.

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