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Striscia la Notizia, inchiesta sul voto all’estero: “Ho votato per 30-40 persone”

Prosegue il lavoro di Pinuccio

Striscia la Notizia, inchiesta sul voto all’estero: “Ho votato per 30-40 persone”.

Ieri seraStriscia la notizia è proseguita l’inchiesta di Pinuccio sul voto degli italiani all’estero. Dopo le testimonianze degli italiani residenti in Cina e in Australia, che la scorsa settimana al tg satirico avevano dichiarato che in queste ultime elezioni sono state offerte cene in cambio di plichi elettorali e che non c’è nessuna garanzia che voti chi davvero ne ha il diritto (servizio del 28 settembre).

Pinuccio, che in questi giorni è inondato da segnalazioni di questo tipo provenienti da tutto il mondo, lancia un appello al futuro Ministro dell’Interno: «Dato che in questi casi il voto potrebbe essere condizionabile, perché non introdurre il voto elettronico all’estero?».

Tunisia

L’inviato si è collegato dal Viminale, dove ha sede il Ministero dell’Interno, per raccogliere la testimonianza di un italiano che vive in Tunisia, ad Hammamet.

«Non avendo ricevuto il plico elettorale mi è stato consigliato di andare a ritirarlo all’ufficio postale», dichiara l’uomo, che denuncia un’anomalia: «All’ufficio postale nessuno mi ha chiesto né il nome né il documento e il mio plico l’ho dovuto cercare tra altri non recapitati, lasciati in una cassetta.

Chiunque avrebbe potuto prendere alcune buste e portarle via, perché non c’è controllo».

Argentina

La stessa persona, che si trovava in Argentina durante le scorse elezioni, aggiunge: «A Buenos Aires venivano da me con le buste aperte per chiedermi che cosa avrebbero dovuto votare. In quell’occasione ho votato per 30-40 persone».

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