Sisma in Romagna, piano da 6 milioni per i danni provocati dal sisma nel Forlivese
Al via le procedure per il rimborso alle famiglie sfollate
Sisma in Romagna, piano da 6 milioni per i danni provocati dal sisma nel Forlivese.
Via libera a 6 milioni di euro di fondi statali per fare fronte alle conseguenze del terremoto del 18 settembre scorso in Romagna, che ha interessato Brisighella (nel ravennate) e, in provincia di Forlì-Cesena, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio. Nella cifra sono compresi i contributi per i cittadini e le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case danneggiate (Cas, Contributi per l’autonoma sistemazione).
Il punto è stato fatto dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, insieme all’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, a Tredozio, dove hanno incontrato la sindaca, Simona Vietina, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, quello dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, Francesco Tassinari, e gli amministratori dei Comuni di Brisighella, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Portico e San Benedetto. Presenti anche la direttrice dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, il direttore dell’Agenzia per la Ricostruzione, Enrico Cocchi, e il direttore generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna, Francesco Raphael Frieri.
«A novembre scorso – hanno ricordato Priolo e Calvano -, su nostra richiesta, il Consiglio dei ministri aveva dichiarato lo stato di emergenza nazionale per l’evento sismico e stanziato le risorse, che finanziano il primo stralcio di un Piano di interventi urgenti. Piano elaborato in modo rapido dai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e approvato poi dal Dipartimento nazionale. Il commissario delegato per il superamento dell’emergenza, il presidente Stefano Bonaccini, ha ora firmato il decreto che avvia l’utilizzo dei fondi. Oggi siamo qui- hanno proseguito vicepresidente e assessore- per accompagnare il percorso amministrativo di questi comuni colpiti sia dal dissesto, che si è attivato con gli eventi dello scorso maggio, sia dal terremoto. Forniremo tutto il supporto necessario anche tramite l’Agenzia per la Ricostruzione e dando la possibilità di attivare una convenzione con la stazione appaltante regionale Intercenter per affiancare i comuni nelle procedure di appalto e rafforzare in tal modo la loro capacità amministrativa».
Dei 6 milioni complessivi, circa 1 milione 600mila euro copriranno la realizzazione di 12 interventi di allestimento di spazi pubblici, riparazione di danni strutturali e per l’assistenza alla popolazione in emergenza. Al Cas per i nuclei familiari sfollati sono destinati 1 milione 47mila euro. Due milioni e mezzo di euro sono programmati per finanziare, con un bando successivo, destinato sempre ai nuclei familiari sfollati, interventi di riparazione o locali come individuati dalle attuali “Norme tecniche per le costruzioni” (approvate con decreto ministeriale del 17 gennaio 2018), per edifici inagibili a causa di danni lievi.
Il piano prevede anche rimborsi ai volontari impiegati per l’emergenza (27.635 euro) e per il lavoro straordinario di operatori e funzionari (60mila euro). Una parte delle risorse (762.596 euro) viene accantonata per futuri interventi da definire in accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Nel dettaglio la programmazione prevede nel ravennate un intervento nel comune di Brisighella, a San Martino in Gattara, per l’allestimento di una scuola provvisoria, con un investimento di 270mila euro.
Gli altri interventi saranno tutti nella provincia di Forlì-Cesena. A Modigliana è prevista la riparazione dei danni subiti dalla scuola media secondaria di primo grado “S. Lega” con 25mila euro. Altri due interventi vengono realizzati a Rocca San Casciano: con 200mila euro si finanzia un’opera urgente sul colonnato distaccato e caduto del cimitero, nella parte centrale, in modo da ripristinare in sicurezza il servizio, mentre altri 55.580 euro serviranno per rendere sicuro il “Bastione” e garantire l’incolumità delle persone.
Altri quattro interventi a Tredozio dove 160mila euro serviranno per i lavori su torre civica, e altri edifici per la sicurezza delle aree pubbliche prospicenti, mentre per l’allestimento provvisorio della scuola di via Bachelet saranno investiti 595mila euro.
Altri 2.652 euro sono per l’allestimento e la gestione della sede scolastica con moduli tenda e 10.200 euro per l’allestimento e la gestione della sede provvisoria del municipio presso il ristorante del centro sportivo.
Per le prime spese di assistenza alla popolazione sostenute dalle amministrazioni comunale, invece, a Castrocaro Terme e Terra del Sole vanno 8.400 euro, a Rocca San Casciano 25mila euro e a Tredozio quasi 51mila euro più altri 200mila per l’assistenza alla popolazione e per l’utilizzo degli spazi della palestra adibiti a scuola temporanea.
Entro il prossimo 1^ marzo 2024 i cittadini che risiedevano nell’abitazione sgomberata in esecuzione di specifiche ordinanze comunali – a causa del sisma di settembre 2023 – potranno presentare al Comune di residenza la richiesta per ottenere il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).
Il contributo copre le spese di permanenza fuori casa e varia in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare. Si passa da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente a 500 per due unità, 700 per tre e 800 per quattro, fino a un massimo di 900 euro per cinque o più membri.
Se sono presenti persone con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. I benefici economici sono concessi dal giorno dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile fino al rientro definitivo nella propria abitazione.
Sul portale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile si può scaricare il modulo per la domanda.
Il piano di interventi è stato predisposto dalla Regione con il supporto dell’Agenzia, in collaborazione con le amministrazioni comunali. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 12 mesi.
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