Recupero farmici validi non scaduti. Nell’ultimo anno sono state salvate a Verona 20mila confezioni e risparmiati 1,6 mila euro dal 2015.
Lo spreco farmaceutico si combatte con il corretto utilizzo e smaltimento dei medicinali, ma anche con il “Recupero farmaci validi non scaduti” che vede la partecipazione attiva dei cittadini. Nelle 24 farmacie veronesi che aderiscono all’iniziativa, dal dicembre del 2015 ad oggi sono state salvate e utilizzate 95.000 confezioni per un valore di 1.636.000 euro.
Solo negli ultimi 15 mesi, dal 1 gennaio 2023 al 23 marzo 2024, sono state recuperate su Verona e provincia circa 20.000 confezioni per un valore di 473.000 euro.
A cura di Fondazione Banco farmaceutico onlus il “Recupero farmaci validi non scaduti” coinvolge Comune di Verona, Azienda Ulss 9 Scaligera, Federfarma Verona, A.G.E.C., Farmacie Unite, Associazione Farmacisti volontari in Protezione Civile di Verona, gli enti socio assistenziali CESAIM Centro Salute per immigrati e UMMI Unione Medico Missionaria Italiana.
I cittadini consegnano in farmacia le confezioni inutilizzate e rispondenti a precise garanzie di integrità che vengono successivamente riposte in specifici contenitori presenti nelle farmacie aderenti (elenco completo nel sito
www.bancofarmaceutico.org) riconoscibili dalla vetrofania fornita dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
“Un grande servizio di cui tutti beneficiano – dichiara l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni –, in primis Cesaim e Ummi, ma anche chi dona, perché si tratta di un gesto importantissimo che fa sentire una comunità viva e attenta a chi ha più bisogno. Ma il recupero va anche a vantaggio dell’Ambiente, perché diversamente i farmaci andrebbero smaltiti.
L’attività testimonia come Verona sia una città generosa, disponibile e attenta ai meno fortunati. I numeri attestano che il trend è in continua ascesa, a conferma di una crescente sensibilità della nostra città: dal 2015 sono state donate 95.000 confezioni, delle quali 19.783 solo nel 2023″.
Modalità di raccolta. Per garantire la salute dei pazienti riceventi, la validità residua dei farmaci non deve essere inferiore a 8 mesi, presentare confezioni integre, sia per il confezionamento secondario (esterno) che quello primario (interno), avere il nome commerciale o principio attivo perfettamente identificabili insieme al lotto e alla data di scadenza, oltre al foglietto illustrativo originale. Sono esclusi i medicinali che appartengono alle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope nonché quelli da conservare a temperature controllate (catena del freddo). Sono altresì esclusi flaconi e tubetti non sigillati.
L’Ente assistenziale abbinato alla singola farmacia, Cesaim o Ummi, effettuerà nell’arco di pochi giorni e alla presenza del farmacista il ritiro dei medicinali che verranno poi utilizzati da pazienti in stato di bisogno sanitario. Tutte le procedure vengono tracciate in modo dettagliato grazie ad un software gestionale fornito dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus.
Il progetto, patrocinato dall’Ordine dei Farmacisti di Verona, è sostenuto dal Comune di Verona con un contributo economico e dalla costante operatività dell’Associazione farmacisti volontari in Protezione Civile di Verona nonché dal monitoraggio di Federfarma Verona con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione grazie alle numerose farmacie attualmente in lista di attesa.
“Questa attività umanitaria si inserisce nella rosa di interventi messi in atto dalla Fondazione in collaborazione con la partecipazione delle farmacie territoriali per combattere la povertà sanitaria – dichiara Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona e referente territoriale Fondazione Banco Farmaceutico onlus –. Il corretto recupero dei farmaci rientra in ambito socio sanitario, nella tutela ambientale e risparmio economico per la sanità pubblica. Prendersi cura del prossimo oltreché curarlo è la matrice dell’attività di beneficenza che, come in questo caso, ha bisogno di tanti soggetti diversi, ai quali rivolgo il mio più sentito ringraziamento per l’impegno costante e non retribuito in favore di chi si trova in difficoltà nel nostro territorio“.
In una città italiana di circa 270.000 abitanti, come Verona, ogni anno vengono gettate dai cittadini circa 290 tonnellate di farmaci con una spesa di 435.000 euro per il loro conferimento e distruzione in discarica, trattandosi di rifiuti speciali che richiedono complessi processi di smaltimento.
I risultati sono stati presentati questa mattina a Palazzo Barbieri dall’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni. Presenti, Matteo Vanzan delegato territoriale Fondazione Banco Farmaceutico onlus e segretario Federfarma Verona, Antonella Ferrari Aulss9 Scaligera U.O.S. autorizzazione e vigilanza farmacie e magazzini, Elena Vecchioni presidente Federfarma Verona, Anita Viviani presidente A.G.E.C.,, Federico Realdon presidente Ordine farmacisti della provincia di Verona, Loredana Bavosa Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona.
“Il servizio di recupero dei farmaci consente un importante risparmio al Sistema Sanitario Nazionale – evidenzia Federico Realdon – per l’accesso alle cure dei più bisognosi. Grande è il lavoro dei volontari che ogni giorno si adoperano affinché la filiera lavori al meglio. Una sinergia tra i farmacisti volontari, la Protezione civile, le farmacie scaligere e l’Aulss9. L’auspicio è che questo progetto cresca sempre più; il territorio ci chiede di mettere le nostre professionalità a servizio della comunità”.
“Le farmacie Agec dotate di raccoglitore per farmaci validi non scaduti sono attualmente tre – spiega Anita Viviani – Cadidavid, Grattacielo in piazza Santo Spirito e San Massimo. Compatibilmente con le possibilità di gestione da parte degli organizzatori della Raccolta, l’azienda offre la propria disponibilità ad accogliere ulteriori contenitori anche in altre delle sue 13 farmacie capillarmente distribuite sul territorio. Tutte le farmaciste e i farmacisti Agec della città sono impegnati a sensibilizzare i cittadini a non buttare ma a donare i medicinali rimasti inutilizzati, qualora correttamente conservati nella loro confezione primaria e secondaria e con almeno 6 mesi di validità residua“.
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