Palazzo Chigi, oggi il vertice di maggioranza: legge di bilancio, caro-bollette e Superbonus.
Prevista una riunione dedicata alle richieste che ciascun partito vorrebbe inserire nella Legge di bilancio.
Le risorse sono poche, ci si concentrerà sulle priorità. Tra queste previsti nuovi sostegni contro il caro-bollette, bonus benzina, contro il caro-carburanti e misura del Superbonus.
La manovra del governo punta a nuovi sostegni per aiutare i redditi bassi. Un obiettivo difficile vista la disponibilità economica di partenza, ha ribadito la presidenza di Palazzo Chigi, ma sul quale ci si impegnerà il prossimo mese per riuscire a far quadrare gli interventi nella legge di bilancio.
La prima riunione, nella quale sono chiamati a partecipare attivamente con proposte ed ipotesi di attuazione, i rappresentanti dei vari partiti, si terrà oggi presso Palazzo Chigi.
All’ordine del giorno non c’è solo la manovra, a fine mese scadono i sostegni per il caro bollette e la proroga del bonus sociale. In merito a queste ultime due misure il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, aveva dichiarato “stiamo lavorando” per la conferma delle misure di luglio.
Nelle priorità rientra anche l’emergenza dell’aumento dei prezzi della benzina, per la quale si sta ipotizzando il bonus carburanti, destinato ai redditi bassi.
Cruciale anche il dibattito sul superbonus, una misura che attualmente incide notevolemente sulla spesa pubblica. Si ipotizza di rindirizzarla ai redditi bassi.
“Se il credito del superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali”, ha dichiarato in merito il sottosegretario all’Economia Federico Freni.
Il lavoro sulla manovra dei prossimi mesi parte da dei punti fermi: taglio del cuneo, sostegno ai redditi più bassi, attenzione alle famiglie e alla natalità.
Permane il difficile reperimento di risorse. La verifica si farà con la Nadef entro il 27 settembre. I ministri esprimono i primi malumori per i tagli chiesti dal Mef, che entro il 10 settembre, ha richiesto di ricevere le proposte di risparmi.
I primi timori per eventuali tagli emergono dal dossier delle pensioni. I Sindacato hanno rilasciato le prime dichiarazioni “Guardando quello che è stato fatto fino ad oggi i temi non sono risolti”, ha dichiarato il leader della Cgil Maurizio Landini, affermando che è stato chiesto ai lavoratori “di arrivare se è necessario fino allo sciopero generale”.
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