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Moby Prince: Mazzeo, verità e giustizia per le vittime, a fianco dei familiari

Il presidente del Consiglio regionale a Livorno alla commemorazione dell'anniversario a trentatré anni dalla strage: "Tutti noi dobbiamo prenderci la responsabilità di fare di più"

Moby Prince: Mazzeo, verità e giustizia per le vittime, a fianco dei familiari

Nella giornata dell’anniversario della strage della Moby Prince, avvenuta il 10 aprile del 1991, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha partecipato alle iniziative di commemorazione che si sono tenute a Livorno. Prima all’incontro con i familiari delle vittime nella sala consiliare di Palazzo Civico, alla presenza del sindaco Luca Salvetti e di rappresentanti delle istituzioni e delle autorità civili e militari; poi al corteo che ha raggiunto il Porto Mediceo, dove si sono concluse le iniziative con la deposizione, all’Andana degli anelli, del cuscino di rose del Presidente della Repubblica e della corona d’alloro del Comune, la lettura dei nomi delle vittime e il lancio delle rose in mare.

“Abbiamo la necessità, tutti insieme, di chiedere verità e giustizia. Lo dobbiamo alle 140 vittime e all’impegno che i familiari stanno portando avanti da tanti, troppi anni”, ha detto Mazzeo nel corso della cerimonia a Palazzo Civico. Ha poi rivolto un ringraziamento ai familiari delle vittime, tra cui Nicola Rosetti e Sergio Romboni, “per quello che fate e per la dignità con cui portate avanti il vostro impegno”. Ha poi mandato un saluto a Loris Rispoli, che non era presente per problemi di salute. “Ricordo quando, accolto da lui, partecipai per la prima volta a questa commemorazione, le sue parole mi rimbombano nella mente e mi ricordano l’impegno che noi, come istituzioni, abbiamo preso”, ha detto.

“Verità e giustizia che oggi ancora non ci sono, vanno perseguite con forza – ha continuato Mazzeo – . Per questa ragione in Consiglio regionale abbiamo istituito l’Armadio della Memoria, una stanza dove sono custoditi ricordi e conservati documenti di alcuni fra gli eventi più drammatici che hanno colpito la Toscana. Tra questi, oltre alla strage del Moby Prince, anche quelle di Viareggio e della Costa Concordia, tragedie che hanno segnato la storia recente della nostra regione”.

“La Toscana è una terra che non si è mai voltata dall’altra parte – ha concluso – . Siamo felici che sia ripartita la Commissione parlamentare di inchiesta, ma tutti noi dobbiamo prenderci la responsabilità di fare di più, i familiari delle vittime meritano una risposta definitiva che fino ad oggi non c’è stata. Noi cercheremo di esser al loro fianco, con tutte le nostre forze per arrivare alla verità e ottenere giustizia”.

Presenti tra gli altri, a Palazzo Civico, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, l’onorevole Pietro Pittalis, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della Moby Prince, e l’onorevole Simona Bonafé.

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