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Lombardia: discussa una risoluzione sulle politiche comunitarie e tessuto produttivo lombardo

Snider (Lega): "La montagna al centro dell'agenda europea. Si favoriscano strategie macroregionali e politiche contro l'abbandono delle aree montane"

Lombardia: discussa una risoluzione sulle politiche comunitarie e tessuto produttivo lombardo

Discussa il 26 marzo in Consiglio regionale una Risoluzione sulle politiche dell’Unione europea di maggiore interesse per il tessuto socioeconomico lombardo. Nel merito è intervenuta la consigliera regionale leghista Silvana Snider, relatrice del provvedimento, che ha dichiarato: “Scopo di questa Risoluzione è dare voce alle regioni, alle comunità locali e, attraverso esse, ai cittadini, nonché ai ceti produttivi che caratterizzano la nostra Regione. Per questo motivo ho chiesto un maggior coinvolgimento delle Regioni ai tavoli legislativi della Ue, la valorizzazione delle specificità e le peculiarità de nostri territori e delle nostre comunità, evitando l’omologazione ai parametri europei; misure contro il dumping sociale dovuto alla concorrenza sleale straniera, che troppo viola i diritti dei lavoratori”.

“Ancora”, prosegue Snider, “nel testo ho focalizzato l’attenzione sulle cosiddette “clausole specchio” negli accordi commerciali con i Paesi extra UE; ho chiesto di promuovere, di pari passo alla sostenibilità ambientale, anche quella sociale ed economica che devono avere pari dignità e considerazione; di applicare il principio della neutralità tecnologica; di rivedere gli interventi in materia di qualità dell’aria e soprattutto di favorire una politica europea per la montagna attraverso le strategie macroregionali e la nuova Programmazione comunitaria, potenziando e migliorando la strategia EUSALP, sostenendo il ripopolamento e lo sviluppo socioeconomico delle aree montane a rischio di abbandono, con l’attento ascolto di chi le abita”.

Infine”, conclude il consigliere leghista, “in questo periodo di crisi energetica derivante dagli eventi bellici, torna ad essere indispensabile lo studio del nucleare di quarta generazione e la finalizzazione del programma per quello di terza generazione modulari SMR (Small Modular Raector) e MMR (Medium Modular Reactor) favorendo l’incontro delle nostre migliori competenze in campo ingegneristico nucleare, tecnico, tecnologico e industriale. La mia Risoluzione va anche in questa direzione, per garantire un’indipendenza energetica alla nostra Regione, che è locomotiva e motore del Paese”.

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