Lecce, rimozione delle Case minime e realizzazione di nuove residenze: avviati i lavori
Salvemini: "Uno degli interventi programmati in città per garantire il diritto all'abitare"
Lecce, rimozione delle Case minime e realizzazione di nuove residenze: avviati i lavori.
Sono partiti questa mattina, in via Sozy Carafa, i lavori di demolizione delle ex case minime di San Pio, costruzioni realizzate nel secondo dopoguerra, da tempo divenute elemento di degrado per il quartiere.
Al momento dell’avvio delle prime operazioni di abbattimento, era presente il sindaco Carlo Salvemini, l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci e le assessore alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta e alla Casa Silvia Miglietta.
Inserito nel PRU “Programma di Riqualificazione Urbana per gli Alloggi a Canone Sostenibile” varato dal Ministero delle Infrastrutture nel 2008, l’intervento è stato finalmente sbloccato dopo un ritardo di quindici anni grazie al lavoro istruttorio puntuale del settore Lavori Pubblici e all’approvazione da parte del Consiglio comunale di Lecce nel marzo del 2023 della convenzione con la ditta CAMM.
Quest’ultima si occuperà degli interventi di demolizione e ricostruzione. Nell’area, sorgeranno 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, 19 alloggi di edilizia residenziale sociale di proprietà privata da affittare secondo requisiti stabiliti dalla Regione e 32 alloggi di edilizia convenzionata di proprietà privata, da cedere a prezzo calmierato, oltre a locali commerciali e opere di urbanizzazione.
«Oggi è un bel giorno per San Pio e per la città di Lecce – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – perchè abbiamo finalmente avviato sbloccando un’inerzia quasi ventennale un progetto che garantisce nuove abitazioni a che ne ha bisogno. Sono iniziati i lavori di demolizione degli immobili fatiscenti e ricostruzione di nuovi alloggi di edilizia pubblica, sociale e convenzionata. Un intervento articolato, che sarà uno dei tasselli che abbiamo pianificato per garantire in città il diritto all’abitare di chi è in condizioni di fragilità e di chi non ha i requisiti per entrare nelle graduatorie Erp ma nemmeno la possibilità di affittare o comprare ai prezzi di mercato. Lo avevamo promesso ai residenti che ci sollecitavano questo intervento e abbiamo mantenuto la promessa».
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