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La Regione Lombardia fa chiarezza riguardo alle deroghe sulla didattica in presenza

La risposta dopo le richieste dei Sindaci della Regione

La zona arancione rafforzata, voluta da Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, per prevenire l’aumento esponenziale della propagazione del Coronavirus in Lombardia, ha avuto come effetto la chiusura immediata di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Sin da prima che la misura entrasse in vigore il 3 Marzo, alcuni sindaci della Regione avevano chiesto chiarimenti riguardo all’attività delle scuole d’infanzia e alle deroghe per l’attività didattica per tutelare i congiunti del personale sanitario e gli alunni con disabilità.
Oggi, in un comunicato in merito alle deroghe per lo svolgimento di attività didattica in presenza, Regione Lombardia precisa che “il Ministero dell’Istruzione, con proprie note, ha precisato che la possibilità di frequentare in presenza è “fatta salva qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. La Regione specifica quindi che queste sono pertanto le uniche deroghe che possono essere previste per svolgere l’attività didattica in presenza.

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