La Camera ha approvato definitivamente il decreto carceri con 153 voti favorevoli e 89 contrari.

Il Decreto Carceri è stato approvato in via definitiva alla Camera con 153 voti favorevoli e 89 contrari. Questo avviene mentre il premier Giorgia Meloni e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio discutono delle misure necessarie per affrontare l’emergenza carceraria, considerata una priorità dal governo. Nordio ha chiesto un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per proporre modifiche alla custodia cautelare, e ha suggerito il potenziamento dell’organico per la magistratura di sorveglianza e il trasferimento dei detenuti tossicodipendenti in comunità di recupero.

Il dibattito in Aula è stato acceso, con scontri su diverse proposte, come quella del deputato Dem Marco Lacarra a favore delle detenute madri, che è stata respinta tra polemiche. La proposta di riforma della custodia cautelare, sostenuta dal deputato Enrico Costa, ha invece ottenuto l’approvazione, provocando ulteriori tensioni. Costa ha sottolineato che il 25% dei detenuti è in custodia cautelare, evidenziando l’importanza della presunzione di innocenza.

L’opposizione ha criticato aspramente il decreto, definendolo una misura punitiva che non affronta il problema del sovraffollamento carcerario, ma introduce invece nuovi reati. Il vicepresidente dei deputati di Avs, Marco Grimaldi, ha richiesto una riunione urgente con il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per discutere del comportamento del governo durante la votazione del decreto.

Fontana ha ribadito la centralità del Parlamento nel processo legislativo, chiedendo responsabilità e confronto da parte di tutti i soggetti coinvolti. Le polemiche sottolineano le tensioni politiche su come affrontare l’emergenza carceraria, con divisioni profonde tra maggioranza e opposizione.