Israele, il capo dell’esercito: «Risponderemo all’attacco dell’Iran».

Sale ancora la tensione tra Israele e Iran dopo l’attacco con centinaia di droni e missili lanciato nella notte tra sabato e domenica e neutralizzato da Iron Dome e jet statunitensi e britannici.

Il gabinetto di guerra israeliano si è riunito di nuovo per discutere sulle «diverse opzioni» in campo, ognuna delle quali – stando a quanto si apprende – rappresenta «una risposta dolorosa» all’attacco di Teheran ma senza scatenare «una guerra regionale».

Il capo di Stato maggiore dell’esercito, Herzi Halevi, ha confermato: «Risponderemo all’attacco». «Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano – ha detto Halevi – avrà la sua risposta». Reazione che, a questo punto, è dato per «imminente». A riferirlo è una fonte israeliana, citata dalla Nbc, dopo la riunione del gabinetto di guerra di Tel Aviv.

Intanto, dopo l’attacco dell’Iran, l’esercito israeliano ha deciso di rinviare l’operazione a Rafah. La stessa notizia era stata riportata ieri sera dall’emittente pubblica israeliana Kan ma il Likud, il partito del premier Netanyahu, aveva smentito.

Nelle stesse ore, la Francia rivela di aver «intercettato» dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. È quanto viene confermato a BFM TV dal presidente Emmanuel Macron. «Noi – ha detto il presidente – abbiamo una base aerea in Giordania. Lo spazio aereo giordano è stato violato da questi lanci. Abbiamo fatto decollare i nostri aerei e abbiamo intercettato quello che dovevamo intercettare».