fbpx
CAMBIA LINGUA

Grillo contro Conte: scontro sul futuro del Movimento 5 Stelle.

Tensioni interne nel Movimento 5 Stelle: Beppe Grillo difende i pilastri fondativi mentre Giuseppe Conte propone una rifondazione partecipativa.

Grillo contro Conte: scontro sul futuro del Movimento 5 Stelle.

Il Movimento 5 Stelle (M5S) si trova a un bivio cruciale nella sua storia, segnato da un acceso confronto tra il fondatore e “garante” Beppe Grillo e l’attuale leader Giuseppe Conte. Al centro della disputa ci sono i principi fondamentali che hanno caratterizzato il Movimento sin dalla sua nascita e che ora sono oggetto di un intenso dibattito interno.

Grillo: “Simbolo, nome e regola del secondo mandato non negoziabili”

In un messaggio pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo ha lanciato un appello accorato agli attivisti, portavoce e sostenitori del Movimento, sottolineando che ci sono tre pilastri fondamentali che non possono essere messi in discussione: il simbolo, il nome e la regola del secondo mandato. Secondo Grillo, questi elementi costituiscono il “cuore pulsante” del M5S, rappresentando l’essenza stessa del Movimento e la sua identità come forza politica di cambiamento.

Grillo ha espresso chiaramente che modificare questi principi equivarrebbe a tradire la fiducia di coloro che hanno creduto nel progetto politico del M5S e che hanno visto in esso l’unica speranza di un cambiamento reale e radicale nel panorama politico italiano. “Il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato sono i nostri fari nella tempesta”, ha scritto Grillo, aggiungendo che il M5S deve continuare a essere una forza di cambiamento autentico, rimanendo fedele ai suoi principi fondativi.

Il fondatore del M5S ha poi ricordato le origini del Movimento, nato da un sogno condiviso con Gianroberto Casaleggio di creare un’alternativa al sistema politico tradizionale. Ha evocato il momento del 2013, quando il M5S è riuscito a infrangere il panorama politico italiano con un grido di ribellione, entrando in un territorio sconosciuto e portando avanti una lotta per restituire voce ai cittadini e costruire un’Italia più giusta e trasparente. In questo contesto, la regola del secondo mandato è vista da Grillo come una garanzia di purezza e coerenza, un principio che distingue il M5S dagli altri partiti e che lo mantiene libero dalle tentazioni del potere.

Conte: “Nessuno decide su cosa si può deliberare”

Giuseppe Conte ha risposto fermamente alle dichiarazioni di Grillo con un video pubblicato sui social, dove ha affermato che nessuno può decidere in modo arbitrario su cosa può essere discusso o deliberato all’interno del Movimento. Conte ha sottolineato che il M5S si appresta a intraprendere un processo costituente che rappresenta un esperimento senza precedenti di democrazia partecipativa e deliberativa, non solo in Italia ma in tutta Europa.

Secondo Conte, l’assemblea costituente, prevista per la fine di ottobre, sarà un momento di rifondazione del Movimento, in cui tutto potrà essere discusso, inclusi il simbolo, la denominazione e le regole organizzative. Ha enfatizzato che non ci saranno gerarchie durante questo processo, e che anche lui e l’attuale gruppo dirigente si metteranno da parte per lasciare spazio alle decisioni degli iscritti e dei simpatizzanti. “Lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti, a indicarci soluzioni e a votarle”, ha dichiarato Conte.

Il processo costituente: un esperimento di Democrazia partecipativa

Conte ha delineato nel dettaglio le fasi del processo costituente che avrà inizio nelle prossime settimane. Nella prima fase, tutti gli iscritti saranno invitati a formulare proposte e a suggerire obiettivi strategici per il futuro del Movimento. Successivamente, queste proposte saranno organizzate in ordine di priorità, con l’obiettivo di individuare quelle ritenute più importanti e strategiche per il M5S.

Nella seconda fase, 300 iscritti selezionati casualmente parteciperanno a giornate di confronto deliberativo, dove si cercheranno soluzioni concrete ai problemi sollevati, applicando una logica di problem solving. Anche i simpatizzanti non iscritti e i giovani tra i 14 e i 17 anni avranno la possibilità di esprimere le proprie opinioni attraverso tavoli di discussione dedicati.

Alla fine di questo processo, verrà elaborato un documento che sintetizzerà le proposte risolutive emerse durante il confronto deliberativo. Questo documento sarà poi presentato nell’assemblea finale di fine ottobre, la vera e propria assemblea costituente, dove le soluzioni saranno illustrate e votate dagli iscritti.

Un futuro incerto per il Movimento 5 Stelle

Il confronto tra Grillo e Conte rappresenta un momento di grande tensione all’interno del M5S, evidenziando una spaccatura tra chi vuole mantenere inalterati i principi originari del Movimento e chi, come Conte, ritiene necessaria una rifondazione per adattarsi ai nuovi contesti politici e sociali.

Il futuro del M5S appare incerto: da un lato, c’è la volontà di preservare l’identità originaria del Movimento, dall’altro, emerge la necessità di evolvere e di rinnovarsi per affrontare le sfide del presente. L’esito di questo confronto potrebbe segnare una svolta decisiva per il M5S, determinando la direzione che il Movimento prenderà negli anni a venire. Quello che è certo è che il processo costituente di ottobre sarà un momento di grande importanza, destinato a definire il futuro di una delle forze politiche più influenti e controverse della scena italiana.

Grillo contro Conte: scontro sul futuro del Movimento 5 Stelle.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×