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Gaza, media israeliani: “decine di combattenti di Hamas si sono arresi”

Circondata la casa del capo di Hamas a Gaza, Netanyahu: «Rintracciare Sinwar è questione di tempo»

Gaza, media israeliani: “decine di combattenti di Hamas si sono arresi”.

Decine di combattenti di Hamas si sarebbero arresi all’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz. 

L’esercito e lo Shin Bet «hanno arrestato e interrogato» nel nord della Striscia «centinaia di sospetti terroristi: molti di loro anche nell’ultima giornata si sono arresi e si sono consegnati». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari riferendosi alle notizie e ai video diffusi dai media israeliani.

Intanto la Casa Bianca riferisce che Joe Biden ha parlato con il premier israeliano Benyamin Netanyahu per discutere degli ultimi sviluppi a Gaza. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno ripreso i voli di droni sulla Striscia a sostegno degli sforzi israeliani per il recupero degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato un portavoce del Pentagono.

Se Hezbollah cominciasse una guerra con Israele, «trasformerebbe Beirut e il Libano meridionale in Gaza City e Khan Yunis». Questo l’avvertimento lanciato dal premier Netanyahu, che ha ribadito la determinazione dei soldati a combattere.

Nelle stesse ore, è stato reso noto che Israele aprirà per la prima volta dall’inizio della guerra con Hamas il valico di Kerem Shalom verso la Striscia di Gaza, per consentire l’ispezione dei camion con gli aiuti umanitari diretti alla popolazione civile. Lo ha annunciato un alto funzionario di stato.

L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati che stavano combattendo a Gaza. Tra questi c’è Gal Meir Eisenkot, figlio 25enne di Gadi Eisenkot, ex capo di Stato maggiore dell’esercito e attuale Ministro del Gabinetto di guerra. Il secondo soldato si chiama Jonathan David Deitch, 34 anni. Entrambi erano riservisti.

gaza

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