fbpx
CAMBIA LINGUA

Gaza, la bozza di risoluzione dell’Onu chiede “ampie pause umanitarie”

Gaza, la bozza di risoluzione dell’Onu chiede “ampie pause umanitarie”.

È slittato di nuovo il voto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla nuova risoluzione su Gaza. Il presidente di turno dell’organismo, l’ambasciatore dell’Ecuador, Jose Javier De La Gasca Lopez-Dominguez, ha detto: “Il Consiglio di Sicurezza ha accettato di continuare i negoziati oggi per concedere più tempo alla diplomazia. La presidenza riprogrammerà l’adozione per giovedì mattina”.

Il Consiglio, stando a quanto si legge nella bozza finale, chiede “pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi” a Gaza. Le Nazioni Unite chiedono, dunque, “alle parti in conflitto di rispettare i loro obblighi verso il diritto internazionale, in materia di protezione dei civili”.

Intanto un adolescente palestinese, Mahmud Zaoul, è stato colpito a morte da alcuni militari israeliani all’ingresso del villaggio di Hussan, presso Betlemme, in Cisgiordania. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Maan. Sempre secondo l’agenzia, dopo l’ingresso di forze israeliane nel villaggio si sarebbero verificati dei disordini nel corso dei quali il giovane è stato raggiunto al collo da un proiettile. Al momento, l’Idf non ha ancora divulgato la propria versione sulla vicenda.

Il portavoce militare israeliano ha riferito che l’Idf avrebbe assunto il controllo su un importante “quartier generale” di Hamas nel centro di Gaza, dentro il quale operava la leadership amministrativa e militare del gruppo terroristico. La base includerebbe aree utilizzate nel tempo da figure di spicco di Hamas, fra cui Ismail Haniyeh, Yihia Sinwar e Muhammed Deif, il comandante militare.

«La guerra continuerà fino a che Hamas non verrà eliminato, fino alla vittoria. Chi pensa che ci fermeremo, non è collegato alla realtà». Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, escludendo quindi un cessate il fuoco imminente.

In mattinata, secondo quanto riportato dalla Bbc, il leader di Hamas Ismail Haniyeh era arrivato a Il Cairo per alcuni colloqui con funzionari egiziani nell’ambito dei negoziati per una nuova tregua che consenta il rilascio di ostaggi. L’Egitto starebbe mediando con il Qatar.

«Senza acqua potabile, nei prossimi giorni molti più bambini moriranno di privazione e malattie» nella Striscia di Gaza. Sono le parole della direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell, citata da Al Jazeera«I bimbi e le loro famiglie sono costretti ad utilizzare acqua proveniente da fonti non sicure, altamente salina o inquinata», ha aggiunto.

gaza 2

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano