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Frosinone, il Sindaco Ottaviani rinvia l’apertura di diverse scuole in città

Le scuole che lo hanno richiesto saranno rimarranno chiuse sino al 15 gennaio

Frosinone , all’esito della conferenza dei servizi scolastici, tenutasi presso il Comune di Frosinone, a cui hanno preso parte il Sindaco Nicola Ottaviani, l’assessore Valentina Sementilli, unitamente ai dirigenti scolastici ed ai responsabili degli Istituti di istruzione, con sede nel capoluogo, è stato disposto il rinvio, fino al 15 gennaio prossimo, dell’apertura di quei plessi , che hanno espressamente evidenziato situazioni di forte criticità per l’aumento esponenziale del numero di positivi o in quarantena da Covid-19 , oltre che per la impossibilità di garantire in sicurezza la didattica in presenza degli studenti.
Sono state, quindi, emanate e notificate, nella giornata odierna, 15 ordinanze sindacali per un totale di 23 plessi scolastici e di istruzione, mentre, conformemente alla previsione del TUEL, non è stato adottato un atto unico per l’intero territorio comunale, la cui competenza rimane in capo ad altre Autorità sovraordinate.
Per le altre scuole ed istituti, anche di istruzione superiore, come la Fondazione Kambo, l’ Agenzia di formazione di via Tiburtina, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio Licinio Refice e la sede distaccata dell’Università del Basso Lazio, che non hanno rappresentato, in sede di conferenza, particolari problematiche connesse all’emergenza Covid, non è stato disposto alcun provvedimento, in assenza di specifiche richieste ed esigenze, da parte dei rispettivi Dirigenti.
“ Abbiamo dovuto effettuare uno slalom interpretativo tra una serie di disposizioni normative contrastanti, prima, tra loro stesse e, poi, con la logica della veloce evoluzione del virus, in alcune scuole e istituti del capoluogo – ha dichiarato il Sindaco Nicola Ottaviani – Abbiamo raccolto le comunicazioni e le preoccupazioni, evidentemente fondate, da parte delle famiglie, dei docenti e dei responsabili dei singoli plessi scolastici, investiti più seriamente dalla problematica. Credo che sia oltremodo grave, da parte del Governo, segnatamente del Ministro della Pubblica Istruzione, soffermarsi in questi giorni, h24, sui giochi relativi all’elezione del prossimo Capo dello Stato, evitando invece di concentrarsi sulle concrete ed effettive dinamiche infettive e sociali delle scuole e delle famiglie, per non mettere a repentaglio i tavoli o gli accordi della politica. Il vero senso dello Stato appartiene a quelli che cercano le soluzioni concrete, senza tentare solo di rinviare il problema o di accollarlo ad altri. I Dirigenti degli istituti e delle scuole che riapriranno con la didattica in presenza dopo il 15 gennaio, fino a quella data avranno cura di attivare la didattica a distanza integrata, nelle forme da loro ritenute più consone ed efficaci ”.

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