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Europee: bene Meloni e Schlein, Forza Italia davanti alla Lega

Cresce Avs, crolla il M5S. Azione e Stati Uniti d'Europa  restano fuori

Europee: bene Meloni e Schlein, Forza Italia davanti alla Lega.

Si completa il quadro dei seggi del nuovo Parlamento europeo. Nel nostro Paese è Fratelli d’Italia il partito più votato alle elezioni. Dai dati sulle sezioni scrutinate emerge però anche che il Pd di Elly Schlein riduce la distanza dal partito di Giorgia Meloni, così come si conferma il sorpasso di Forza Italia – Noi Moderati sulla Lega.

FdI cresce ancora e va al 28,8%, il Pd sale al 24%. M5S crolla invece al 9,9%, tallonato da FI-Nm che va al 9,7% e supera una Lega ferma al 9,1%. Il partito di Salvini non incasserebbe molto dall’effetto Vannacci, con il generale che comunque viene eletto all’Eurocamera.

Degno di nota il risultato di Avs, che raccoglie il 6,6% e manda così Ilaria Salis a Strasburgo. Stati Uniti d’Europa e Azione, rispettivamente al 3,7% e al 3,3%, sono sotto la soglia di sbarramento. Si ferma al 2,1% la lista Pace Terra Dignità, raccoglie solo l’1,2% il listone Libertà. Non raggiungono l’1% tutte le altre liste.

Brutte notizie dai dati sull’affluenza: meno di un italiano su due è andato a votare (49,69%).

Nel resto d’Europa l’ondata sovranista avanza travolgendo Emmanuel Macron e Olaf Scholz. In Francia stravince il partito di Marine Le Pen e il presidente Macron indice nuove elezioni legislative. In Germania l’ultradestra di Afd scavalca i socialdemocratici del cancelliere Scholz.

Esulta Giorgia Meloni, unico caso in Europa di una premier in carica a vincere la competizione. «L’Italia – rivendica a caldo la Presidente del Consigliosi presenta al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti».

«È un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche», scandisce sull’altro fronte Elly Schlein dal Nazareno. La segretaria dem vede accorciarsi le distanze rispetto a FdI e sente forte la responsabilità «di costruire l’alternativa continuando a essere testardamente unitari», anche alla luce del fatto che «la somma delle forze di opposizione supera quella della maggioranza».

Giuseppe Conte, deluso dalla performance del M5S, annuncia «una riflessione interna» prendendo atto del risultato, «sicuramente molto deludente». «Potevamo fare meglio» è la sua amara constatazione davanti ad una «valutazione dei cittadini insindacabile».

Entusiasta invece Antonio Tajani: «Un risultato straordinario, Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni» dice il leader azzurro, che poi immediatamente aggiunge che «il centrodestra e il PPE sono più forti», allontanando così possibili nubi sulla maggioranza.

Clima cupo, invece, in via Bellerio, sede della Lega a Milano, dove Matteo Salvini non nasconde l’amarezza per il sorpasso azzurro e per il «tradimento» di Umberto Bossi alle urne, che ha dichiarato di aver votato proprio per Forza Italia.

Matteo Renzi sembra abbastanza netto nell’analisi: «Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia. Ma i cittadini hanno scelto e i cittadini hanno sempre ragione. Noi, dal Parlamento italiano e dai nostri ruoli di responsabilità, continueremo a fare la nostra parte col sorriso di chi sa che è meglio rischiare e perdere un’elezione che vivacchiare e perdere una sfida».

Europee bene Meloni e Schlein, Forza Italia davanti alla Lega

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