fbpx
CAMBIA LINGUA

Esplosioni a Kiev, i russi sono vicini; il presidente Zelensky chiede sanzioni più pesanti

Le forze di Mosca sono entrate nel distretto di Obolon a 10 kilometri dal centro di Kiev e si stanno scontrando coi militari ucraini

Esplosioni a Kiev, continuano i bombardamenti russi. Nella notte anche un aereo è precipitato nella parte orientale della Capitale, colpendo un edificio alto nove piani, andato poi a fuoco, e causando 4 feriti, di cui uno grave. I cittadini cercano in ogni modo di mettersi al sicuro, molti degli sfollati si sono rifugiati nella metropolitana.

Dopo la conquista russa dell’aeroporto di Antonov, a soli 30 kilometri dalla Capitale, la notizia della mattina è riportata su Twitter dalla testata The Kyiv Independent: le forze di Mosca sono entrate nel distretto di Obolon a 10 kilometri dal centro di Kiev e si stanno scontrando coi militari ucraini.  Il Ministero della Difesa ha chiesto agli abitanti di non lasciare le proprie case ma di fornire informazioni sull’esercito nemico e di preparare delle bombe Molotov.

Sempre in mattinata il leader ucraino Zelesnky ha invocato, con un tweet, sanzioni più pesanti per la Federazione Russa, chiedendo aiuto ai partner europei. Zelensky ha anche ringraziato la Finlandia per il supporto economico e si è rivolto a Von Der Leyen, presidentessa della Commissione europea, che ancora non ha soddisfatto le sue richieste. Intanto Macron, Presidente francese, conferma il sostegno alla popolazione e ribadisce il fornimento di equipaggiamento militare al paese attaccato.
Le richieste di Zelensky sono note da ieri: la disconnessione della Russia dal sistema di pagamenti rapidi SWIFT e l’istituzione di una No-Fly Zone sul territorio ucraino. La prima potrebbe avere conseguenze sulle economie europee, e perciò non è caldeggiata da alcuni Stati UE.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Nella serata americana, il Presidente Biden, ha parlato con la nazione, spiegando di avere autorizzato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia e di star facendo il possibile per evitare che le aziende che forniscono gas e benzina speculino sulla crisi. Infine ha incoraggiato il popolo ucraino, che ha mostrato di non tollerare “che qualcuno tenti di riportare il proprio Paese nel passato”.

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×