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Cremona, ecco il Bilancio di Previsione Finanziario 2020/2022

Cremona, Comune, “Seconda variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione Finanziario 2020/2022.Il 29 luglio 2020 la Giunta Comunale approvava la delibera inerente la seconda variazione d’urgenza al Bilancio di Previsione Finanziario 2020/2022 che aveva i requisiti d’urgenza, legati alla realizzazione degli interventi programmati ed alla necessità di far fronte alle nuove esigenze di gestione.

In particolare, i requisiti d’urgenza del provvedimento adottato dalla Giunta risiedevano nella necessità di acquisire agli stanziamenti del Bilancio 2020 il contributo di 230.000,00 Euro riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione per gli interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il relativo utilizzo attraverso l’istituzione di appositi capitoli di spesa vincolati, nonché la necessità, a seguito degli eventi calamitosi avvenuti il data 22 luglio – che hanno causato notevoli danni tra cui la caduta di piante in varie parti della città – di integrare gli stanziamenti mediante l’applicazione di avanzo libero.

Il parere favorevole dell’organo di revisione economico-finanziaria è stato acquisito in sede di adozione del provvedimento d’urgenza. Per quanto riguarda le variazioni di Bilancio, l’art. 175 del D. Lgs. 267/2000 e successive modifiche, prescrive che tali variazioni possono essere adottate dall’organo esecutivo in via d’urgenza opportunamente motivata, salvo ratifica, a pena di decadenza, da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine. Pertanto, entro il termine previsto, la deliberazione della Giunta Comunale è stata sottoposta al Consiglio Comunale che, con 19 voti a favori e 11 astenuti l’ha ratificata. Variazioni al Bilancio di Previsione 2020-2022 e relativi allegati. 2° provvedimento.

Come illustrato dall’Assessore al Bilancio Maurizio Manzi, occorre dare il via ad un secondo provvedimento di variazione al Bilancio 2020-2022 in quanto vi è la necessità di una variazione degli stanziamenti esistenti per procedere innanzitutto all’avvio di investimenti in conto capitale prioritari per l’Amministrazione attraverso l’applicazione di avanzo di amministrazione non vincolato, unitamente all’attivazione di spese urgenti dotate di specifica e autonoma forma di finanziamento. In particolare le variazioni rispondono alle seguente motivazioni: contabilizzazione di maggiori entrate, in parte corrente e in parte capitale, relative a proventi a destinazione vincolata, che determino un corrispondente aumento della spesa correlata; variazioni compensative, di parte corrente e di conto capitale, necessarie per adeguare gli stanziamenti previsti a bilancio alle esigenze gestionali emerse, per un miglior utilizzo delle risorse disponibili; applicazione in parte capitale di una quota di avanzo di amministrazione non vincolato, che risulta dal Rendiconto 2019, per il finanziamento di spese di capitale già iscritte a bilancio con un’altra fonte di finanziamento; applicazione di avanzo vincolato, risultante dal Rendiconto 2019, per consentire la chiusura di alcuni progetti e attività già finanziati con risorse vincolate; contabilizzazione di maggiori entrate straordinarie a finanziamento di maggiori spese a seguito degli eventi accaduti per effetto dell’emergenza sanitaria COVID-19.

Su tale provvedimento è già stato acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti e della Commissione Consiliare Bilancio.Dopo gli interventi dei consiglieri Pietro Burgazzi (Lega – Lega Lombarda), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Roberto Poli (Partito Democratico), Alessandro Zagni (Lega – Lombarda) e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona – Energia Civile), il Consiglio Comunale, con 19 voti a favore e 12 astenuti, ha approvato la variazione al Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022, dando atto che tale variazione consente il mantenimento di tutti gli equilibri del Bilancio di previsione, che comporta variazioni del Piano delle Opere Pubbliche, oltre a modificare la nota di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2020 – 2022.Modifica dell’art. 30, in materia di riduzione per avvio al riciclo, delle disposizioni regolamentari Tassa Rifiuti (TARI), contenute nelle Disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (I.U.C.). La TARI si compone di una quota fissa, determinata in base alle componenti essenziali del costo del servizio, in particolare ai costi di investimento per le opere e relativi ammortamenti, e di una quota variabile rapportata ai costi di gestione per lo smaltimento dei rifiuti. Le vigenti disposizioni regolamentari prevedono l’applicazione di una riduzione della quota variabile nei confronti delle utenze non domestiche che dimostrino di aver avviato al riciclo rifiuti speciali assimilati agli urbani, sottraendoli al servizio pubblico. La percentuale di riduzione è pari a quella rappresentata dalla quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo, rispetto alla stima della quantità dei rifiuti totali prodotti dall’utenza. La norma regolamentare stabilisce anche che la riduzione non possa comunque eccedere la quota variabile del tributo, prevedendo implicitamente che l’applicazione in misura piena della riduzione possa azzerare, come limite massimo, la quota variabile del tributo.

Dalle rilevazioni effettuate dal gestore del ciclo dei rifiuti è emerso che le utenze non domestiche che beneficiano in misura massima di tale agevolazione, la cui quota variabile è azzerata e quindi non concorrono alla copertura dei costi di gestione per lo smaltimento dei rifiuti, conferiscono comunque, e in maniera costante, rifiuti urbani al servizio pubblico. Per regolarizzare tale situazione, tenuto conto che chiunque conferisca rifiuti urbani al servizio pubblico è tenuto al versamento della tariffa variabile per contribuire alla copertura dei costi di trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, è necessario modificare l’art. 30 delle vigenti disposizioni regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (I.U.C.) introducendo la limitazione al 40% della percentuale massima di riduzione della tariffa variabile del tributo, applicata a seguito dell’avvio al riciclo di rifiuti speciali assimilati agli urbani. Tale limitazione consente di garantire la tassazione (ancorché ridotta) della quota variabile, anche nei confronti dei soggetti che usufruiscono in misura massima dell’agevolazione TARI per avvio al riciclo di rifiuti speciali assimilati agli urbani, in maniera tale che anch’essi contribuiscano al finanziamento dei costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti, tenuto conto dei conferimenti di rifiuti urbani che gli stessi effettuano al servizio pubblico. Dopo che l’Assessore al Bilancio Maurizio Manzi ha illustrato il contenuto della proposta di deliberazione, e gli interventi dei consiglieri Luca Nolli (Movimento 5 Stelle), Roberto Poli (Partito Democratico), Carlo Malvezzi (Forza Italia), il Consiglio Comunale, con 19 voti a favore e 12 astenuti, ha modificato le disposizioni regolamentari TARI contenute nelle Disposizioni Regolamentari in materia di Imposta Unica Comunale (I.U.C.), art.30, come di seguito riportato: Riduzione per avvio al riciclo di rifiuti speciali assimilati agli urbani. Alla quota variabile del tributo riferita alle utenze non domestiche è applicata una riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti speciali assimilati agli urbani che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo, nel rispetto delle vigenti normative. Nel calcolo dei quantitativi di rifiuti speciali assimilati agli urbani avviati al riciclo e presi in considerazione per la determinazione della riduzione, sono esclusi i rifiuti da imballaggio non assimilati avviati al recupero. La percentuale di riduzione è calcolata sulla base della quantità di rifiuti speciali assimilati agli urbani che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo, rapportata alla quantità dei rifiuti potenzialmente prodotti per la specifica categoria non domestica, determinata utilizzando i coefficienti di produzione dei rifiuti (Kd) di cui al D.P.R. n.158/1999. La riduzione non può comunque eccedere il 40% della quota variabile del tributo. Gli interessati dovranno presentare richiesta al Settore Economico Finanziario-Entrate, Servizio Entrate del Comune di Cremona entro il termine perentorio del 31 marzo di ogni anno, corredata da idonea relazione e dalla documentazione comprovante in termini quantitativi e qualitativi l’avvio al riciclo dei rifiuti assimilati agli urbani.

L’agevolazione verrà applicata, comunque, ad avvenuta verifica da parte del Servizio di nettezza urbana ed opera di regola mediante rimborso da effettuarsi l’anno successivo a quello di riferimento.Approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 e dell’elenco annuale dei lavori per l’anno 2020 modificato ed integrato – 3° provvedimento di variazione (art. 21 Decreto Legislativo n° 50/2016 – art. 5 Decreto Ministeriale n° 14/2018).Il Comune di Cremona deve provvedere ad una modifica del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 e del relativo elenco dei lavori per l’anno 2020 – 3° provvedimento di variazione in quanto nel corso del corrente esercizio finanziario si sono verificate diverse necessità di intervento. In particolare la modifica riguarda le opere di urbanizzazione del CRIT (Cremona Information Technology) – Polo per l’innovazione digitale (2° lotto), in particolare si tratta di una modifica della forma finanziamento, da oneri di urbanizzazione ad alienazioni, da 400.000,00 a 463.000,00 Euro. Questo terzo provvedimento di variazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022 è stato approvato con 19 voti a favore e 12 astenuti. Aggiornamento del Piano delle Alienazioni e della valorizzazione di beni facenti parte del patrimonio comunale (2020 – 2022) e contestuale approvazione di Variante al PGT vigente ai sensi dell’art 95-bis. della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12. Alla luce dell’esigenza di alienare o valorizzare beni non fanno parte dell’attuale Piano delle alienazioni e delle valorizzazione e tenuto conto delle alienazioni e delle valorizzazioni nel frattempo intervenute, si rende necessario aggiornare tale Piano integrandolo con i cespiti precedentemente non compresi che ora si intende alienare o valorizzare, introducendo alcuni aggiornamenti su alcuni cespiti già presenti, e stralciando quei beni che, nel frattempo, sono stati alienati o valorizzati.

Tra i beni di proprietà comunale è ricompreso l’edificio denominato “ex Sede Croce Rossa”, in parte già inserito nel vigente Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari, appartenente al Tessuto Urbano Consolidato ed assoggettato alle previsioni del Piano dei Servizi tra i “Servizi Generali e Attrezzature di Interesse Comune” con la specifica descrizione di “Servizi Amministrativi di Interesse Comunale (Locale) il quale viene ora interamente inserito tra i beni per i quali è prevista l’alienazione. L’immobile non è più strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente e risulta per la maggior parte dismesso oltre che in precario stato di manutenzione e la sua possibile alienazione, autorizzazione del competente Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ne consentirebbe la riqualificazione e una nuova funzione, garantendo nel contempo al Comune di recuperare risorse economiche da dedicare al sostegno degli investimenti aventi rilevanza strategica per lo sviluppo della città. Così come previsto dalle disposizioni regionali vigenti, l’edificio denominato “ex Sede Croce Rossa” viene sottratto dalla disciplina del Piano dei Servizi e confermato come appartenente al Tessuto Urbano Consolidato con l’introduzione della previsione operativa di Permesso di Costruire Condizionato del Piano delle Regole.Dopo che la delibera è stata brevemente illustrata dal Vice Sindaco Andrea Virgilio, e gli interventi dei consiglieri Federico Fasani (Forza Italia) e Roberto Poli (Partito Democratico), il Consiglio Comunale con 20 voti a favore e 12 astensioni, ha approvato l’integrazione del Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni di immobili facenti parte del patrimonio comunale 2020-2022 mediante l’inserimento beni qui di seguito elencati: ex Sede Croce Rossa (da alienare – inserito intero immobile); cabina elettrica via dei Platani (da alienare); area per cabina elettrica di via Primo Maggio (da concedere in diritto di superficie). E’ stato inoltre approvato lo stralcio dallo stesso Piano dei seguenti beni: area di via Castelleone (venduta); area di via Aniense (venduta); area di via Flaminia (aggiudicata, in fase di stipula); area di via Castelleone (in fase di aggiudicazione). La variante urbanistica introdotta, riguardando l’uso di un’area di dimensioni circoscritte e locali e modifiche minori del Piano dei servizi e del Piano delle regole, non è soggetta a Valutazione Ambientale Strategica. ​

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