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Cagliari, riapre il SEARCH con la mostra fotografica dedicata a Federico Garolla

L'Assessora Picciau: "In scena e fuori scena è uno spaccato straordinario e significativo dell'Italia del Dopoguerra e della Ricostruzione”

Cagliari, la Napoli dei film di De Sica, i reportage sociali che raccontano la realtà contadina del Sud e, al contempo, i nuovi volti, i nuovi miti dell’incipiente miracolo economico, le modelle vestite dai primi grandi stilisti che posano per le strade, la vitalità di un mondo intellettuale che torna ad esprimersi nel Dopoguerra, con Pier Paolo Pasolini, Renato Guttuso, Elsa Morante. E poi la piazza Duomo durante le elezioni politiche del 1953, il voto di scambio, Pietro Nenni e le sorelle Fontana.

È stata l’assessora alla Cultura Maria Dolores Picciau a presentare “una mostra speciale”. Sia perché dedicata a Federico Garolla, “uno dei protagonisti del fotogiornalismo italiano nell’epoca d’oro del rotocalco, quando i giornali erano e il cinema erano il principale strumento d’informazione”, sia perché “è la prima mostra che torna a esser ospitata al SEARCH di Palazzo Bacaredda”, in questo periodo incerto, ma carico di speranze, aspettative di ripresa e voglia di normalità.

Intitolata “In scena e fuori scena”, la retrospettiva raccogliere nella Sede Espositiva dell’Archivio Storico al n. 2 di largo Carlo Felice, sino al 31 marzo 2022, 100 scatti in bianco e nero di uno dei protagonisti del fotogiornalismo italiano nell’epoca d’oro del rotocalco, quando i giornali erano e il cinema erano il principale strumento d’informazione. Immortala dalla fine degli anni ’40 attori di teatro e di cinema, registi, soubrette, scrittori, spesso ritratti nella quotidianità. Esposti anche alcuni scatti di reportage più ampi, come “Verso Sud”, “Infanzia abbandonata”, o “Le vie dell’esilio di Dante”. Insomma, “uno spaccato straordinario e significativo dell’Italia del Dopoguerra e della Ricostruzione”.

“Il Search è uno spazio che deve essere valorizzato”, ha sottolineato Enrica Anedda Endrich riferendosi a eventi di caratura internazionale, come quello presentato questa mattina di venerdì 17 dicembre 2021. “La mostra di Federico Garolla è bellissima anche perché rappresenta un viaggio nel tempo del nostro Paese da cui emerge anche la storia del cinema”, ha commentato la presidente della Commissione Cultura lanciando la proposta di una “mostra sul cinema, in particolare sui set realizzati in Sardegna”.

Piena la soddisfazione anche del consigliere Antonello Angioni, avvocato, storico e consigliere comunale. “Ogni fotografia della mostra parla, palpita e si sentono i battiti del cuore dei personaggi che vengono ritratti”, ha osservato mettendo l’accento sulla capacità delle immagini di “cristallizzare momenti importanti” e quindi sono utili per la “ricostruzione della storia d’Italia, della storia economica, della storia sociale e dei fermenti culturali”.

La mostra è curata da Tatiana Agliani e Uliano Lucas. Non poteva che essere così. Collaboratore dell’Europeo di Arrigo Benedetti e poi di Epoca, Oggi, L’illustrazione italiana– ha ricordato Lucas, anche lui fotoreporter noto per aver realizzato reportage per importanti giornali e riviste documentando temi come la contestazione giovanile, le proteste di piazza, l’immigrazione e l’industrializzazione – Garolla è stato capace di muoversi con uno stile intimo e colto tra la documentazione in chiave neorealista dell’Italia del dopoguerra e quei racconti d’intrattenimento sul mondo della cultura e dello spettacolo sempre più richiesti dalla stampa del tempo”. La mostra è quindi “un viaggio complesso e affascinante in un pezzo di storia d’Italia, sospeso fra la miseria del dopoguerra e le speranze della ricostruzione”. Veri e propri “capolavori fatti con una 35 millimetri” che danno la possibilità di accedere alla memoria e di conoscere un po’ meglio il mondo.

La mostra “si inserisce in un programma ampio di esposizioni a Cagliari, che si ricollega a quella di Gastone Biggi a Palazzo di Città, a quella di Giovanni Campus alla Galleria Comunale d’Arte”. E dal 18 dicembre 2021, sino al 9 gennaio 2022, “alla Passeggiata Coperta del Bastione – ha concluso l’assessora Picciau – aprirà una mostra su presepi diorami, tra gli autori anche Maria Lai, che contempla anche alcuni elementi di arte sacra, in tema con queste festività. Inoltre, sarà proiettato un filmato realizzato da Francesco Casu”. L’offerta dunque è ampia e di alto livello per “soddisfare il bisogno di allestimenti e mostre di cagliaritani e visitatori, purtroppo fortemente penalizzato durante il periodo del lockdown”.

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