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AL COMUNE DI MILANO INCONTRO PER INCLUSIONE NEL LAVORO DELLE CATEGORIE FRAGILI

Alle 9.00 della mattina del 20 Febbraio nella Sala Alessi di Palazzo Marino, il palazzo del comune di Milano, si è tenuto l’incontro che ha visto come soci il comune stesso e la piattaforma Inclusive Mindset. Si tratta di un progetto che ha come scopo quello di ottenere una vera parità nel mondo del lavoro per tutte le cosiddette “categorie fragili”.

Le categorie fragili sono tutte quelle categorie svantaggiate nel mercato del lavoro, come si è detto più volte durante l’incontro, per ragioni legate alla cultura e mentalità comune che tende a stigmatizzare e a vedere come una debolezza per le aziende avere fra i dipendenti persone con determinate caratteristiche.

L’appoggio e il sostegno del comune a questa iniziativa sono stati trasmessi dalle parole dell’assessore Majorino e delle consigliere Specchio e Vasile che hanno illustrato come la città e il comune di Milano abbiano storicamente come nel presente un forte sentimento di inclusione rispetto ad altre città italiane e come progetti come questo possano fare la differenza non solo a livello di assunzioni lavorative ma di mentalità riguardo a questo tema.

Marco Buemi, che si è occupato delle pari opportunità lavorando per il governo svedese prima e per quello italiano poi, ha riportato sondaggi e studi che dimostrano come includere nel mondo del lavoro persone appartenenti a fasce fragili (quali per esempio i portatori di handicap, i residenti in zone disagiate, gli immigrati o  omosessuali o transgender) non sia solo un azione lodevole da un punto di vista etico, ma nonostante la diffusa credenza comune, economicamente efficace: un’azienda prospera se sa utilizzare in modo produttivo le peculiarità di tutti siano esse di studi intrapresi o caratteriali ma anche di background culturale o, quasi paradossalmente, di disabilità.

Hanno partecipato con testimonianze dei progetti sul tema di grandi aziende Andrea Sorbello della Barilla, Doriana De Benedictis dell’IBM, Valeria Ferreri della Flex. Hanno raccontato le iniziative delle loro aziende per includere nel proprio staff appartenenti a fasce fragili seguendo le varie tappe dal tirocinio all’assunzione a tempo indeterminato riuscendo a trasformare in vantaggio ciò che a primo sguardo può sembrare dannoso per un’azienda.

Inclusive Mindset il 19 Marzo terrà un altro incontro per preparare al meglio i datori di lavoro, i candidati al lavoro e i reclutatori. In questo incontro c’è da aspettarsi che si torni a spiegare la differenza fra diversity, che si limita a riconoscere l’esistenza di un problema legato a specifiche persone, e inclusion che trasforma il problema nella soluzione perché se ne avvantaggino tutti.

Articolo di Daniel Bidussa

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