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Tragedia a Marina di Varcaturo: Nicola Mirti, 18 anni, accoltellato e ucciso in spiaggia. Fermato un coetaneo

Nicola Mirti, 18 anni, accoltellato a morte da un coetaneo durante una lite su una spiaggia di Marina di Varcaturo. Fermato un giovane di 19 anni: si indaga per omicidio.

Tragedia a Marina di Varcaturo: Nicola Mirti, 18 anni, accoltellato e ucciso in spiaggia. Fermato un coetaneo.

Napoli – Una giornata al mare si è trasformata in tragedia. Nicola Mirti, 18 anni, originario di Mugnano di Napoli, è stato accoltellato a morte durante una lite scoppiata nel primo pomeriggio di domenica 8 giugno 2025 in uno stabilimento balneare di Marina di Varcaturo, sul litorale tra i comuni di Giugliano (Napoli) e Castel Volturno (Caserta). A colpirlo con due fendenti al torace sarebbe stato un suo coetaneo, ora fermato dalla polizia. L’aggressione si è consumata sotto gli occhi di decine di bagnanti, in una scena di panico e disperazione.

La lite e l’aggressione mortale

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’alterco è esploso poco dopo le 13, probabilmente a seguito di vecchi dissapori tra i due ragazzi, che si conoscevano da tempo. Bastano pochi attimi: qualche parola di troppo, spinte, poi l’aggressore estrae un coltello e colpisce Nicola due volte al petto. Il giovane crolla sulla sabbia, mentre intorno si scatena il fuggi-fuggi generale.

Alcuni presenti allertano i soccorsi. Sul posto arriva il personale del 118, ma nel frattempo Nicola era già stato caricato su un’ambulanza privata, trovata casualmente nei pressi del lido, e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Il suo cuore ha cessato di battere dopo circa un’ora di agonia. Erano le 14:50.

Scene di disperazione in spiaggia

Amici e parenti del giovane, avvisati della tragedia, si sono precipitati in ospedale e sulla spiaggia, dove si sono vissuti momenti di sconforto e rabbia. Lacrime, grida, incredulità: nessuno si aspettava che un litigio tra ragazzi potesse sfociare in un delitto brutale e assurdo.

L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, attiva nel campo del soccorso sanitario, ha denunciato il caos della situazione e il ritardo nei soccorsi ufficiali, sottolineando come il ragazzo sia stato trasportato da un mezzo privato e non da un’ambulanza pubblica.

Fermato un sospettato grazie alla videosorveglianza

Le forze dell’ordine hanno agito con rapidità. Un giovane di 19 anni è stato fermato poche ore dopo dai poliziotti della squadra mobile, grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli investigatori hanno effettuato rilievi sul posto e stanno ricostruendo la dinamica precisa dell’omicidio, che sarebbe avvenuto per futili motivi, come confermato dalle prime testimonianze.

Secondo quanto appreso, tra Nicola e il suo presunto assassino c’erano già state tensioni in passato. Ma nulla che potesse far presagire un epilogo così drammatico.

L’indagine in corso

Il ragazzo fermato è attualmente sotto interrogatorio. Il fascicolo d’indagine ipotizza il reato di omicidio volontario aggravato. La Procura di Napoli Nord è al lavoro per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto. Intanto, l’arma del delitto – presumibilmente un coltello a lama fissa – non è stata ancora ritrovata.

Gli investigatori stanno anche analizzando i video delle telecamere installate lungo il perimetro del lido e nelle aree circostanti. L’obiettivo è accertare eventuali complicità e verificare ogni passaggio dei minuti precedenti e successivi all’aggressione.

Un’altra giovane vita spezzata

La morte di Nicola Mirti rappresenta l’ennesimo tragico episodio di violenza giovanile che macchia il nostro Paese. Una vita spezzata troppo presto, sotto il sole d’inizio estate, in un contesto che avrebbe dovuto essere di svago e spensieratezza. Ora la comunità di Mugnano, sconvolta, si stringe attorno alla famiglia del ragazzo, mentre monta la rabbia per una tragedia che si sarebbe potuta evitare.

 

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