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Milano, Spazio Kryptos è lieto di ospitare Aldo Damioli, Night & Day dal 3 al 18 marzo 2022 in Porta Venezia

Damioli propone città ideali, che ricordano da vicino quelle attuali, con la commistione di elementi già esistenti in diverse parti del mondo

Milano, Spazio Kryptos è lieto di ospitare Aldo Damioli, Night & Day dal 3 al 18 marzo 2022 in Porta Venezia.

Lo Spazio Kryptos in Porta Venezia a Milano è lieto di ospitare la personale di Aldo Damioli, Night & Day, a cura di Vera Agosti, dal 3 al 18 marzo 2022.

Il titolo dell’esposizione ricorda il brano composto da Cole Porter nel 1932, che torna nel film Cerco il mio amore (The Gay Divorcee) del 1934, con Fred Astaire e Ginger Rogers. La canzone è divenuta, negli anni, uno dei più famosi standard jazz, interpretato da numerosi musicisti tra cui Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Billie Holiday. Diventa ora ideale colonna sonora della personale giocata sulla suggestiva alternanza tra dipinti dedicati al giorno e alla notte. La mostra consta di dodici opere selezionate tra i migliori risultati dell’artista, tra cui alcune vedute di Milano di questi ultimi anni.

La città è il luogo di elezione, ritratta nei diversi momenti, in una maniera personalissima, tramite l’invenzione della serie Venezia/New York, che risale agli anni Novanta. Damioli dipinge New York, la città emblema della modernità, partendo dalla maniera dei Vedutisti settecenteschi. Ampi spazi di cielo, attraversati da nuvole in corsa, acque placide e tranquille, quindi il profilo articolato dei palazzi e delle case, con una scrupolosa minuzia di dettagli: finestre, porte, tetti, tegole, camini, comignoli. E ancora le imbarcazioni e la gente che vive e gravita sul territorio della città. L’effetto nell’osservatore è una sorta di corto circuito rispetto a quanto tradizionalmente ci si potrebbe aspettare, ma questo da sempre è l’intento di Damioli, ovvero la trasformazione del consueto e addirittura del banale in un fatto estetico -ricordiamo il ciclo delle Pizze negli anni Ottanta- attraverso lo stile e il linguaggio, allineando lo stile al soggetto.

Nessun incidente visivo va a turbare la quiete profonda comunicata al pubblico che osserva i lavori. Non c’è traccia dell’ansia, il fermento, lo stress e il traffico che regnano solitamente a New York, come se ci fosse un nuovo lockdown. Pochissime persone completano la scena silenziosa, calata in un tempo sospeso. Damioli propone città ideali, che ricordano da vicino quelle attuali, con la commistione di elementi già esistenti in diverse parti del mondo.

La pittura elegante e disciplinata rispetta sempre l’integrità della forma e i suoi confini. Le barche, archetipi, con la loro presenza rendono l’atmosfera ancora più irreale: si tratta di una sorta di “iper irrealismo”, fuso con un vedutismo di matrice concettuale.

I dipinti dedicati ai notturni acuiscono ancora maggiormente il senso di mistero delle composizioni. L’effetto è una calma universale, in attesa che qualcosa accada, un richiamo, un passo che corre nel buio, un pianto, una luce che si accende, un alito di vento.

Ogni città (Milano, Torino, Parigi…) ha una sua anima distinta colta dall’occhio abile dell’artista.

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