Lombardia, approvato il nuovo Piano per la qualità dell’aria. Pase (Lega): “Più pragmatismo e meno ideologia: dentro nucleare e tutela dei falò rituali”
Il Consiglio Regionale della Lombardia approva il nuovo Piano qualità dell’aria: misure pragmatiche su mobilità e PM10, via libera al nucleare di nuova generazione e tutela dei falò rituali, con richieste all’UE per maggiori risorse sul Bacino Padano.
Lombardia, approvato il nuovo Piano per la qualità dell’aria. Pase (Lega): “Più pragmatismo e meno ideologia: dentro nucleare e tutela dei falò rituali”.
Milano, 11 novembre. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha dato il via libera al nuovo documento di aggiornamento della pianificazione per la qualità dell’aria, uno strumento considerato strategico per affrontare una delle questioni ambientali più critiche del territorio: l’inquinamento atmosferico nel Bacino Padano, una delle aree più sensibili d’Europa.
A illustrarne i contenuti è Riccardo Pase, consigliere regionale della Lega, vicepresidente della Commissione Ambiente e relatore del provvedimento. Per Pase, il nuovo Piano rappresenta “un passo avanti pragmatico, più basato sui dati che su posizioni ideologiche”, con l’obiettivo di coniugare tutela ambientale, sostenibilità economica e qualità della vita dei cittadini.
Un documento che punta a incidere sulla salute e sulla competitività del territorio
Secondo Pase, il Piano è “uno strumento che incide in modo diretto e profondo sulla qualità della vita e la salute dei cittadini, oltre che sulla competitività del territorio regionale”. La strategia infatti non si limita alla riduzione delle emissioni, ma punta anche a sostenere crescita e sviluppo delle attività produttive nel rispetto degli standard ambientali europei.
L’approccio è duplice: migliorare l’aria e, parallelamente, garantire un equilibrio socio-economico che eviti ricadute eccessive su famiglie, imprese e enti locali.
Mobilità e PM10: i dati ribaltano alcune convinzioni consolidate
Uno dei passaggi più significativi del Piano riguarda il settore dei trasporti. Pase sottolinea come i dati tecnici rivelino un aspetto spesso ignorato nel dibattito pubblico: il 69% delle emissioni di PM10 prodotte dalle autovetture non deriva più dallo scarico, ma dall’usura di freni, pneumatici e asfalto.
Una percentuale che, secondo il relatore, “impone di superare approcci ideologici e affrontare il tema in modo scientifico”, ricordando che le politiche anti-smog non possono più concentrarsi esclusivamente sulle motorizzazioni, ma devono includere misure strutturali, qualità delle infrastrutture, manutenzioni e nuovi standard tecnologici.
Il documento richiama anche l’importanza di strumenti trasversali:
- potenziamento dei controlli amministrativi;
- campagne informative e di sensibilizzazione;
- monitoraggio costante degli effetti dell’inquinamento sulla salute pubblica;
- interventi integrati sul sistema della mobilità.
Nel Piano viene rafforzato il ruolo del nucleare: “Serve energia sicura e sostenibile”
Il nuovo Piano per la qualità dell’aria ribadisce inoltre un riferimento già presente in precedenti documenti regionali: il ruolo dell’energia nucleare di nuova generazione. A questo proposito, la Lega ha promosso un Ordine del Giorno che impegna la Giunta a proseguire nella collaborazione per sviluppare la filiera del nucleare avanzato, incluse tecnologie come la fusione.
Secondo Pase, le centrali nucleari “possono garantire energia stabile assicurando al tempo stesso sostenibilità economica e ambientale”. Un tema che il consigliere considera essenziale per la competitività industriale lombarda, soprattutto in uno scenario europeo caratterizzato da obiettivi sempre più stringenti sulla decarbonizzazione.
Salvaguardati i falò rituali: “Tradizioni protette, stop a divieti insensati”
Un altro Ordine del Giorno approvato su iniziativa della Lega riguarda la tutela dei falò rituali, eventi culturali e religiosi diffusi in molti comuni lombardi. Alcune norme europee avrebbero potuto limitarli o vietarli, ma il nuovo Piano reintroduce la possibilità per gli enti locali di organizzarli nel rispetto delle tradizioni popolari.
Pase parla di “salvaguardia delle nostre radici culturali”, definendo alcune restrizioni precedenti come “clausole insensate imposte dall’Europa”.
Pressione sull’Europa: “Obiettivi troppo sfidanti, servono più fondi”
L’ultimo Ordine del Giorno firmato da Pase chiede alla Giunta di sollecitare Bruxelles affinché metta a disposizione risorse economiche aggiuntive per sostenere l’attuazione della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria.
Per il consigliere, infatti, l’Unione Europea impone obiettivi “altamente sfidanti che rischiano di danneggiare la tenuta economica e sociale della nostra economia” se non adeguatamente finanziati.
La richiesta riguarda anche il riconoscimento delle peculiarità morfologiche del Bacino Padano, un’area dove la struttura geografica e climatica favorisce l’accumulo degli inquinanti.
“Il nostro Governo sta già intervenendo con risorse importanti” conclude Pase. “Ora serve che l’Europa faccia la sua parte”.
Un Piano che vuole coniugare ambiente, tradizione e sviluppo
Con l’approvazione del nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria, la Lombardia si muove in direzione di una strategia più ampia e articolata, che punta a integrare innovazione energetica, mobilità sostenibile, tutela delle tradizioni e salvaguardia delle attività produttive.
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