Cinghiali all’Isola d’Elba, i Carabinieri: “Multe a chi darà loro da mangiare”
“La violazione di tale divieto, che costituisce un reato, comporta l’arresto da 2 mesi a 6 mesi o l’ammenda da € 516 a € 2.065”
Cinghiali all’Isola d’Elba, i Carabinieri: “Multe a chi darà loro da mangiare”.
I Carabinieri Forestali dell’“Arcipelago Toscano”, negli ultimi mesi, sono impegnati, assieme ad altri enti istituzionali, a porre un freno alla proliferazione di cinghiali sull’Isola d’Elba.
Mentre si stanno facendo studi e valutazioni per la migliore gestione del fenomeno, sono giunte segnalazioni su persone che darebbero cibo ai cinghiali, magari con l’idea di compiere un’azione utile.
I militari, però, tengono a sottolineare che il foraggiamento (dar loro da mangiare) dei cinghiali, oltre che assolutamente sconsigliabile per ragioni etologiche, cioè legate alla biologia della specie, è espressamente vietato dalla Legge 221 del 2015, che ne fa divieto, “ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo”. La violazione di tale divieto, che costituisce un reato, comporta l’arresto da 2 mesi a 6 mesi o l’ammenda da € 516 a € 2.065.
Le ragioni per cui il legislatore ha istituito tale fattispecie sono sostanzialmente tre: innanzitutto, il cibo che viene dato ai cinghiali non è appropriato e può nuocere alla salute degli animali; in secondo luogo, gli animali, a causa di questo nutrimento artificiale, sono portati ad abbandonare il loro habitat e le proprie abitudini e ad avvicinarsi pericolosamente ai centri abitati e alle arterie stradali; infine, la pratica di dar cibo agli animali selvatici favorisce la loro riproduzione in maniera incontrollata con conseguenze negative facilmente comprensibili.
Per qualunque informazione o segnalazione ci si può rivolgere ai Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale “Arcipelago Toscano”.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano