Verona, presentato il progetto CARE, per smuovere e sensibilizzare tutta la comunità e contrastare la povertà educativa
È attivo da sei mesi e avrà durata di due anni.
Verona, presentato il progetto CARE, per smuovere e sensibilizzare tutta la comunità e contrastare la povertà educativa
l Progetto CARE Costruire e Attivare Reti Educanti si inserisce all’interno del bando sulla povertà educativa, e di contrasto a quella minorile. È attivo da sei mesi e avrà durata di due anni.
“…do you CARE?” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione, con affissioni in città di immagini con persone che sbadigliano, per svegliare le nostre coscienze e costruire una policy educativa coinvolgendo tutti gli attori che operano sul territorio.
Il benessere di una comunità dipende dall’apporto di ognuno di noi. Soprattutto se si tratta di garantire un’equa possibilità ai bambini e alle bambine di apprendere, sperimentare, sviluppare competenze, talenti e aspirazioni e avere accesso a un’offerta educativa di qualità. Oggi, nella Giornata internazionale dell’Educazione, Verona lancia il “Progetto CARE Costruire e Attivare Reti Educanti”, per coinvolgere tutta la comunità e smettere di stare a guardare, ma agire e dare il proprio contributo per far fronte ai bisogni della collettività. Obiettivo è focalizzarsi sul targer d’età 0-17 anni per costruire una policy educativa, una comunità educante, coinvolgendo tutti gli attori che operano sul territorio.
Capofila e coordinatore del progetto è il Consorzio Sol. Co. Verona (consorzio di Cooperative Sociali attivo dal 1995, una delle più grandi aggregazioni di realtà del Settore presenti in Provincia) con partner il Comune di Verona, l’Azienda ULSS 9 Scaligera, l’Istituto Comprensivo 02 Saval Parona e le cooperative sociali Aribandus, Spazio Aperto e La Nuova Stella.
Il progetto CARE si inserisce all’interno del bando sulla povertà educativa, e di contrasto a quella minorile. È attivo da sei mesi, ha una durata biennale e sarà strutturato e realizzato coinvolgendo tutte e otto le Circoscrizioni del Comune di Verona.
Il primo passo è stato intraprendere un’azione trasversale attraverso la creazione di un tavolo di governance pubblico e privato da cui si struttureranno e saranno gestite tutte le azioni. Contemporaneamente è iniziata una campagna di sensibilizzazione caratterizzata dal claim “…do you CARE?”, “…ti interessa?”, con l’affissione in città di immagini di persone nell’atto di sbadigliare, invitando la comunità a ‘svegliarsi’.
Verranno messe in campo azioni di co-progettazione, dividendo il territorio comunale in quattro zone, Nord, Sud, Ovest, Est.
In programma serate di sensibilizzazione e informative, con l’attivazione di tavoli di prossimità territoriali che coinvolgeranno tutti gli attori della comunità. Verrà fatta attività di formazione sulla co-progettazione, design di servizi con anche l’introduzione di un Welfare Community Manager per gestire tutta la rete sul territorio.
Inoltre saranno avviati dei servizi con anche azioni di riqualificazione di luoghi per favorire il senso di comunità.
Il progetto è stato presentato oggi in Sala Arazzi. Sono intervenute l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni, la responsabile del Progetto CARE Michela Garofalo del Consorzio Sol. Co. e la coordinatrice Maddalena Galvani della Cooperativa Spazio Aperto.
“È un’altra bella iniziativa della nostra Amministrazione che si prende cura dell’educazione dei ragazzi – commenta l’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni -. Un progetto biennale iniziato da mesi che vuole contrastare la povertà, ed è stato ritenuto meritevole dalla Cooperativa Sociale ‘Con i bambini’, un ente di eccellenza in questo campo che riconosce l’importanza che potrà avere questa atttività sul territorio. Sono interventi educanti, per creare comunità educanti dove si sottolinea come siano fondamentali tutti i partner della rete del territorio. L’unica soluzione ai mali della nostra società è attivare spazi territoriali di confronto, il prossimo step di questo progetto, dove ci si potrà incontrare e capire quale potrà essere il gruppo di persone che potrà avviare una diversa forma di vivere civile e comunitario. Ne parliamo oggi, nella Giornata mondiale dell’Educazione, per sottolineare come l’educazione possa fare la differenza in una comunità, perché contraddistingue e salva una persona. Ringrazio i partner del progetto, perché il Comune può essere promotore, capofila o ispiratore, ma è grazie a chi poi svolge effettivamente il lavoro che si raggiunge l’obiettivo. È un progetto ambizioso, ci crediamo e in due anni cambieremo sicuramente qualcosa”.
“Il Consorzio Sol. Co. – ha detto Michela Garofalo – è formato da cooperative del territorio e opera con lo scopo di progettare e analizzare interventi, servizi e attività sul territorio nell’ottica di garantire il benessere della comunità. La campagna pubblicitaria legata al progetto vuole spingere le persone a svegliarsi da quella sonnolenza in cui tante persone sono coinvolte, per fare ognuno la propria parte”.
“CARE – afferma Maddalena Galvani – è un progetto che vuole raggiungere degli obiettivi importanti, cioè risvegliare una comunità. Tutti insieme, e in sinergia con i partner di progetto e le realtà che vivono il territorio, ci siamo detti che questo è il momento giusto per dimostrare che ‘ci interessa’ e che lo dobbiamo fare. È nostro compito essere in tutto il territorio comunale perché c’è bisogno di presenza significativa, di senso e luoghi di calore. I primi sei mesi di lavoro sono stati impegnativi ma hanno dato frutti importanti, formandoci insieme e creando un linguaggio condiviso. Vogliamo ingaggiare tutti, dai bambini agli anziani, per fare sì una sperimentazione ma per creare un sistema che rimanga alla comunità”.
Il prossimo step sarà il 15 marzo in occasione della Giornata mondiale del Sonno quando verrà realizzato il primo evento pubblico di del progetto con laboratori, suggestioni, attivazioni e proposte derivanti dai tavoli territoriali.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle attività sono sul blog dedicato all’indirizzo e sulla pagina Facebook. Per qualsiasi richiesta e per scoprire come poter collaborare, è possibile inviare una email info.progettocare@gmail.com
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