Nella Giornata Mondiale il Veneto punta forte sulla prevenzione al cancro
Zaia:"Mettiamo in campo i nostri 4 assi"
Nella Giornata Mondiale il Veneto punta forte sulla prevenzione al cancro
“La lotta al cancro è una battaglia quotidiana. Sempre più spesso, per fortuna, si vince, in altri casi si perde. L’importante è non arrendersi mai, come fa la sanità veneta, che mette in campo i suoi quattro assi: prevenzione, organizzazione in rete, modernità dei macchinari di diagnosi e cura, grande professionalità dei sanitari e dei team multidisciplinari, perché l’unione fa la forza, come nel caso delle Breast Unit per la diagnosi e cura del tumore al seno. Senza dimenticare il prezioso apporto dell’Istituto Oncologico Veneto-IOV, IRCCS a carattere nazionale”.
Con queste parole, il Presidente Luca Zaia, introduce l’impegno della Regione Veneto e della sua sanità in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro.
“L’assistenza specialistica e ospedaliera – aggiunge il Governatore – è al top, ma oggi è importante focalizzare l’attenzione sulla prevenzione, grazie alla quale si riesce già oggi a evitare lo sviluppo di circa il 40% dei tumori. Un successo importante, ma che vogliamo ancora una volta non considerare un punto d’arrivo, ma uno di nuova partenza. Ogni 1% che da oggi in avanti sapremo guadagnare significherà nuove vite salvate, sofferenze risparmiate, qualità della vita aumentata. La salute di ognuno rende tutti più forti è il motto della nostra Prevenzione, che continueremo a rafforzare e attuare con ogni mezzo”.
Ad esempio, la Direzione Prevenzione della Regione porta avanti da oltre un decennio, gli interventi di prevenzione e promozione della salute al fine di raggiungere, in collaborazione con le Aziende Ulss, gli obiettivi previsti, cioè contrastare i fattori di rischio per tumori, intercettare le lesioni cancerogene con gli screening e contrastare eventuali recidive, con un’adeguata presa in carico che offra al cittadino nuove opportunità di salute.
“In particolare – aggiunge l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – stiamo ottenendo risultati lusinghieri con gli screening per il cancro del colon (uomini e donne tra i 50 e i 74 anni); il cancro della cervice uterina (per le donne non vaccinate dai 25 ai 64 anni; per le donne vaccinate dai 30 ai 64 anni); il cancro al seno (per le donne dai 50 ai 74 anni). Nel 2022, nel Veneto, più di 1.307.000 soggetti residenti sono stati invitati ai tre programmi di screening oncologici con tassi di adesione della popolazione invitata che si sono confermati essere tra i valori più elevati a livello nazionale (adesione del 75%, del 57% e del 63% rispettivamente per mammella, cervice e colon-retto), ma – dice Lanzarin – vogliamo fare ancora meglio con tutte le azioni di sensibilizzazione possibili. La Regione ha costruito negli anni un Sistema Prevenzione in grado di contrastare la diffusione dei principali tumori, che risultano per molte tipologie in diminuzione, e offre la possibilità anche a chi ha avuto una diagnosi di prendersi maggiormente cura di sè, attraverso le diverse opportunità di acquisire stili di vita corretti. La prevenzione è davvero una risorsa alla portata di tutti”.
La Regione del Veneto è impegnata a livello regionale e locale nella promozione di scelte salutari, accompagnando la persona in tutte le sue fasi di vita, nei diversi ambiti di vita (comunità, scuola, lavoro, sanità, ecc.), rendendo disponibili e facili le scelte salutari (attraverso il rafforzamento del sistema pubblico dei mezzi di trasporto, la viabilità casa-lavoro, casa-scuola, la ristorazione collettiva scolastica e sociale, la rigenerazione degli spazi urbani). che miri ad abbattere le disuguaglianze in salute con una maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione; cercando di avviare e stringere accordi di intesa e di interesse tra enti, servizi pubblici e privati che hanno come obiettivo comune quello del benessere della persona.
I livelli di intervento sono molteplici e diversi a seconda della situazione della persona, nel dettaglio:
• Interventi di sensibilizzazione ed informazione per rafforzare ed implementare le abilità di vita, cioè fattori protettivi per il benessere generale della persona: le life skills per i bambini e ragazzi, l’alfabetizzazione sanitaria per giovani e adulti. Rientrano in questa categoria il lavoro fatto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, con le SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (ad oggi hanno aderito 170 Direzioni Scolastiche Statali, 54 Scuole Paritarie e 15 Centri di Formazione Professionali del Veneto), per rendere fin da piccoli le persone in grado di scegliere per il proprio benessere; le azioni svolte con i Comuni in collaborazione con ANCI sulla rigenerazione urbana in un’ottica di salute, per migliorare la sicurezza e la viabilità delle strade, per far aderire i Comuni alla rete regionale dei COMUNI ATTIVI (ad oggi già 150 i Comuni hanno aderito alla Rete), al fine di ridurre la sedentarietà nella popolazione.
• Interventi sempre più diffusi rivolti a tutto il personale sanitario per fornire le competenze necessarie al fine di favorire nelle persone con cui vengono in contatto quotidianamente la possibilità di fare scelte corrette per il proprio benessere, portandoli anche alla consapevolezza delle scelte che possono influire sulla propria salute. Dal 2023 è nato anche Vivo Bene Map, un sistema di mappatura dei servizi territoriali e delle strutture pubbliche e private presenti nel territorio regionale a supporto della popolazione e del personale sanitario per la modifica dei comportamenti non corretti per la propria salute, che attualmente mette in rete più di 100 strutture pubbliche e private, rete che si sta ogni giorno allargando grazie al lavoro congiunto tra Regione, Aziende Sanitarie ed enti partner.
• Interventi per diffondere offerte terapeutiche per persone con patologie conclamate, anche oncologiche, che possono avere un beneficio nell’essere seguiti oltre che nella terapia farmacologica anche per acquisire comportamenti corretti per la salute, che possano accrescere il benessere percepito e contrastare efficacemente il rischio di recidive; rientrano tra queste offerte nel territorio anche le palestre della salute (ad oggi più di 50 nel territorio veneto) con la prescrizione dell’esercizio fisico, i centri per il trattamento tabagismo e gli ambulatori nutrizionali delle Aziende ULSS.
• Interventi di prevenzione attraverso la vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) che ha dimostrato ridurre il rischio di carcinoma della cervice uterina e altri tumori HPV correlati. Le Aziende ULSS invitano ogni anno tutte le ragazze e i ragazzi di 11 anni, offrendo gratuitamente il vaccino nell’età in cui è maggiormente efficace. Purtroppo ancora oggi un ragazzo ogni cinque non aderisce all’offerta di prevenzione restando a rischio di sviluppare questi tumori. Grazie alle campagne di vaccinazione mirate contro l’HPV, in molti Paesi si sta assistendo a un calo drastico dei tumori della cervice uterina e di altri tumori correlati a questo virus. Un messaggio chiaro che sottolinea come anche la prevenzione vaccinale salva la vita.
• Un’offerta capillare di screening oncologici, che permettono di identificare le neoplasie in fase precoce, consentendo trattamenti tempestivi che riducono la mortalità e preservano la qualità di vita. Esistono al momento tre programmi di screening oncologico: cancro del colon (uomini e donne tra i 50 e i 74 anni); cancro della cervice uterina (per le donne non vaccinate dai 25 ai 64 anni; per le donne vaccinate dai 30 ai 64 anni); cancro al seno (per le donne dai 50 ai 74 anni). Nel 2022, nel Veneto, più di 1.307.000 soggetti residenti sono stati invitati ai tre programmi di screening oncologici con tassi di adesione della popolazione invitata che si sono confermati essere tra i valori più elevati a livello nazionale (adesione del 75%, del 57% e del 63% rispettivamente per mammella, cervice e colon-retto), confermando la fiducia posta dagli utenti in questo intervento di prevenzione oncologica.
Inoltre con l’approvazione del PIANO ONCOLOGICO REGIONALE, in attuazione del Piano Oncologico Nazionale, la Regione intende rafforzare anche le RETI ONCOLOGICHE, al fine di dare un approccio unitario e coordinato alla lotta al cancro, dalla prevenzione alla cura, finanziando strumenti innovativi per delineare un sistema sempre più centrato sulla persona e sui suoi bisogni.
PROMOZIONE AMBIENTI E PERSONE LIBERI DAL FUMO
La Regione del Veneto ha da sempre puntato sulla promozione di ambienti liberi dal tabacco, rafforzando anche gli interventi per la prevenzione del tabagismo in ambiti scolastici e di comunità in un’ottica di promozione della salute, e diffondendo in modo capillare il sistema veneto del trattamento del tabagismo.
In particolare attraverso:
– la prevenzione del tabagismo in ambiti scolastici al fine di prevenire l’iniziazione al fumo nei giovani attraverso il potenziamento dei fattori di protezione (life skills; empowerment) per l’adozione di comportamenti sani e di uno stile di vita libero dal fumo nell’ambiente scolastico e nella comunità attraverso la rete delle scuole che promuovono la salute.
– Sviluppo del sistema veneto del trattamento del tabagismo al fine di aumentare le offerte terapeutiche per smettere di fumare in tutto il territorio veneto.
– il coordinamento dei sistemi di monitoraggio della normativa sul fumo e promozione di ambienti liberi dal tabacco per proteggere i non fumatori dal fumo passivo e favorire scelte di vita salutari attraverso ambienti di vita e di lavoro liberi dal fumo.
LE RETI
Comuni Attivi – Il Movimento è una forma di prevenzione importante per contrastare l’insorgenza di diverse patologie tra le quali i tumori. È risaputo che ad ogni età e in ogni condizione fisica effettuare attività motoria aiuta, non solo a mantenersi in forma, ma soprattutto ad allontanare il rischio di sviluppare gravi patologie come le malattie cardiovascolari e appunto anche i tumori.
Con il Piano Regionale Prevenzione 2020-2025 la Regione del Veneto intende promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, anche attraverso processi di inclusione ed aggregazione, per contrastare il carico di malattie croniche e contribuire al miglioramento della qualità della vita. Nel perseguire questo importante obiettivo, il Piano intende promuovere la realizzazione di ambienti che facilitano l’adozione di comportamenti salutari “Il movimento, a qualsiasi età è la prima forma di prevenzione. Sedentarietà e inattività fisica sono problemi di salute pubblica complessi, causati da più fattori che interagiscono tra loro e contribuiscono significativamente all’incidenza delle malattie croniche, ostacolando un invecchiamento in buona salute. In quest’ottica si colloca la creazione della “Rete Regionale Comuni attivi, un’azione che vede interessato non solo nel mondo della sanità, ma anche le amministrazioni locali, in sinergia. Ai Comuni che completeranno tutti i passi previsti dal processo verrà rilasciato un logo, che attesta il percorso fatto, lo inserisce nella rete regionale e rappresenta un impegno effettivo del Comune nel promuovere uno stile di vita attivo per la salute dei suoi cittadini. Sono già 150 i Comuni che hanno aderito alla Rete.
Scuole che promuovono salute – E’ all’interno dell’ambito scolastico che i ragazzi imparano a fare scelte per la propria vita futura, ma anche per la propria salute, che iniziano a conoscere le regole base di una buona prevenzione. Norme che condividono poi anche con la famiglia, dando vita ad un percorso di “corretti stili di vita”. Da quest’anno scolastico la Regione del Veneto ha dato l’avvio alla Rete regionale di Scuole che Promuovono Salute, attualmente hanno aderito 170 Direzioni Scolastiche Statali, 54 Scuole Paritarie e 15 Centri di Formazione Professionali del Veneto. La Scuola, quindi, intesa come ambito di vita, sia di apprendimento sia di lavoro, elettivo per favorire scelte salutari in tutti coloro che si trovano quotidianamente a viverla. Sono previsti sia interventi didattici, sia altre iniziative che vertono sull’organizzazione e la gestione della scuola stessa (cortili in sicurezza, distributori automatici con frutta e verdura, il km di sicurezza pedonale intorno alla scuola, ecc.), oppure iniziative a premi ed uscite didattiche, che si integrano con i percorsi avviati in classe a supporto degli stili di vita sani. Perché una sana e corretta alimentazione è alla base della prevenzione di numerose patologie tra le quali l’insorgenza di tumori.
TUTELA DELL’AMBIENTE PER PROMUOVERE SALUTE
La prevenzione inizia dalla “casa” che abitiamo. La prevenzione: per proteggere le persone dai rischi per la salute provenienti da uso scorretto dell’ambiente e delle sue risorse è necessario adottare precise e coordinate azioni di utilizzo e cura delle principali fonti: aria, acqua, suolo. La corretta gestione dei rifiuti ottiene la possibilità del riuso delle risorse e, soprattutto, assicura la disponibilità anche per le future generazioni.
Attraverso l’adozione di chiare e vincolanti procedure di sicurezza – delle primarie fonti di energia, degli ecosistemi, della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, adottando controlli mirati e strategie per contenere entro limiti accettabili e condivisi i cambiamenti ambientali e gli effetti da essi prodotti, si attua una forma di prevenzione. Molti sono infatti i tumori legati all’ambiente, agli inquinanti nell’acqua e nell’aria, o a sostanze negli alimenti.
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