Bari, presentato il progetto Bari Community Hub
Presentato il progetto Bari Community Hub finanziato dal bando regionale di innovazione sociale
Bari, presentato il progetto Bari Community Hub.
Questa mattina l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano ha partecipato, nella sala riunioni della sede della Regione Puglia, alla conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato i dettagli del progetto “Bari Community Hub”, finanziato dal bando regionale Hub di Innovazione Sociale.
Nell’ambito del programma “Pugliasocialein”, infatti, la Regione Puglia ha avviato una procedura negoziata con i capoluoghi di provincia per sostenere iniziative di rifunzionalizzazione di immobili di proprietà pubblica da destinare a spazi di innovazione sociale (Hub) per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività imprenditoriali di interesse sociale, oltre che iniziative e servizi immateriali di innovazione quali crowdfunding, piattaforme digitali, svolti anche in forma partenariale pubblico-privato.
Il Comune di Bari, per un totale di € 2.175.000 – di cui € 1.500.000 a valere su fondi FESR (interventi fisici) e € 675.000 a valere su fondi FSE (interventi immateriali) -, ha candidato il progetto Bari Community Hub che mira a rafforzare Spazio13, nel quartiere Libertà, e l’Accademia del Cinema dei Ragazzi, nel quartiere San Pio, attraverso interventi di rifunzionalizzazione e ammodernamento degli spazi, di aggiornamento delle dotazioni tecnologiche e degli arredi, oltre che di rilancio della gestione.
Bari Community Hub si inserisce in una strategia più ampia di empowerment della componente giovanile, dentro una cornice di rinascita dei quartieri vulnerabili attraverso le leve del riuso sociale di immobili pubblici dismessi o sottoutilizzati, come spazi di aggregazione e innovazione sociale. I community hub, infatti, rappresentano una straordinaria opportunità nei quartieri periferici e semiperiferici in quanto luoghi di ricerca, azione, contaminazione ed elaborazione condivisa di nuove forme di socialità e di pratiche sperimentali giovanili.
“Siamo molto soddisfatti di poter siglare questo protocollo insieme ad altre città della Puglia – ha dichiarato Paola Romano – perché ci consentirà di lavorare insieme su temi che rappresentano il futuro delle città: l’innovazione sociale e la creazione dei luoghi di comunità. Nel nostro caso abbiamo scelto di candidare due beni comuni che in questi anni sono diventati punti di riferimento del mondo giovanile di Bari e provincia. Due luoghi in cui le comunità che li abitano sono cresciute tantissimo, attirando tanti altri giovani, contribuendo a far nascere tante associazioni giovanili e offrendo diversi servizi. Infatti, nonostante la vetustà degli immobili, ogni giorno più di 100 persone gravitano in quegli spazi offrendo recupero scolastico, laboratori di rap, assistenza legale gratuita per minori, laboratori di cinema e tanto altro.
Con questo intervento potremo, per la prima volta, riqualificare entrambi i contenitori, attrezzarli e, al tempo stesso, sostenere le attività di animazione provando a portare queste due esperienze in altri quartieri della città dove, sulla base delle loro esperienze, vorremmo favorire la creazione di altre comunità giovanili”.
Il progetto, dunque, si sofferma su Spazio13, riconosciuta come buona pratica di innovazione sociale a scala europea dal programma URBACT III nel 2017, e l’Accademia del Cinema dei ragazzi, un presidio culturale molto attivo, e completamente gratuito, in un quartiere dell’estrema periferia urbana che in oltre 15 anni ha formato centinaia di ragazzi.
Per quanto riguarda il primo hub, il finanziamento consentirà di riqualificare gli spazi sotto il profilo impiantistico e architettonico (elettrico, cablaggio, pavimenti, pitturazioni, illuminazione) e riorganizzare funzionalmente i primi tre livelli della struttura, insediando nuove funzioni (bistrot, aule formative, co-working) e migliorando la fruizione sociale degli spazi pubblici esterni, per garantire una maggiore apertura e permeabilità della struttura al quartiere.
Servizi come la caffetteria o un’attività di ristorazione possono, peraltro, rappresentare degli strumenti validi di autosostenibilità (all’interno di Spazio13 lavorano circa 100 operatori). Sarà realizzata anche un’area di transito all’hub che possa fungere da spazio di aggregazione per il quartiere e i residenti. Inoltre, i fondi FSE, oltre che a remunerare i servizi di gestione, saranno orientati ad accompagnare questo cantiere di trasformazione in forma di cantiere evento, a sostenere esperienze di auto-recupero di spazi interni ed esterni e di progettazione partecipata e a realizzare una piattaforma digitale da cui attingere dati sul quartiere in formato aperto e accedere ai servizi di Spazio13.
Il secondo hub, invece, non sarà interessato da interventi di rifunzionalizzazione o riqualificazione (già garantiti da un’altra fonte di finanziamento) ma da un potenziamento degli allestimenti e delle dotazioni di arredo e delle tecnologiche dell’accademia, utili a garantire una maggiore apertura del centro al quartiere e alla città e a sostenere le attività di service cinematografico.
In particolare, con i fondi FESR si intende dotare l’auditorium di attrezzature audio/video per proiezioni e concerti e di una tribuna telescopica retroagibile (struttura motorizzata apribile e richiudibile che consente di utilizzare lo spazio dell’auditorium in modo flessibile) per fruire lo spazio liberamente in caso di performance in spazio aperto. Lo spazio esterno, attualmente sottoutilizzato, sarà riconvertito in spazio polifunzionale dove si svolgeranno proiezioni cinematografiche all’aperto (cinema e arena teatrale), feste, eventi culturali e performance.
La struttura sarà anche dotata di nuove attrezzature professionali (macchine da presa, computer per montaggio, luci, fotocamere ecc.) per la produzione e registrazione musicale e per la videoripresa e il montaggio, in modo da rafforzare le competenze e l’offerta dell’accademia nella produzione tecnica di ogni tipologia di audiovisivo.
Le risorse FSE, oltre che destinate al rafforzamento dei servizi di gestione caratteristici, saranno complementarmente orientate ad accompagnare questi investimenti in forma di cantiere evento, al fine di portare avanti esperienze di autorecupero, in forma laboratoriale, sulle aree esterne e interne.
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