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Livorno, denuncia due usurai che lo tormentavano da 3 anni

Arrestati dai Carabinieri

Livorno, arrestati due usurai che lo tormentavano da 3 anni.

Su ordine della Procura di Livorno, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Livorno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di due persone, entrambe livornesi e di 36 anni, indagate per usura ed estorsione in concorso. Per il solo delitto di usura un cittadino albanese, di 39 anni, è stato denunciato in stato di libertà.

Il provvedimento è stato emesso a seguito degli approfondimenti che il Nucleo Investigativo sta svolgendo nell’ambito di un’altra indagine che nel mese scorso ha portato all’arresto di 3 persone accusate di vari reati nella gestione dei servizi di vigilanza e sicurezza presso diversi locali di intrattenimento di Livorno.

Nei giorni scorsi, i militari hanno acquisito la denuncia di un uomo che ha dichiarato di essere vittima di usura da circa 3 anni. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, a fronte di un prestito di 6mila euro, avrebbe dovuto restituirne in un anno ben 11mila. Gli interessi corrisposti, pari a 5mila euro, si attestavano quindi al 120%.

Più recentemente la vittima si sarebbe rivolto ai due destinatari del provvedimento cautelare per far fronte ad altri debiti personali. In particolare avrebbe ricevuto nei primi mesi di quest’anno 2 prestiti (di 3mila e 5mila euro) pattuendo con i denunciati tassi usurai (per il primo l’800% e per il secondo il 350%), concordando poi, per un ulteriore prestito di 4mila euro, la restituzione della somma complessiva di 40mila euro, pari alla corresponsione di un tasso di interesse del 1000%.

Quando la vittima, che nel frattempo, attraverso prestiti concessigli da persone amiche, era riuscita a restituire solo i capitali ricevuti, avrebbe riferito ai due presunti usurai di non essere più in grado di corrispondere gli illeciti interessi sarebbe stata percossa e minacciata pesantemente. Non solo, nei giorni successivi gli indagati avrebbero continuato a intimidire la vittoria con telefonate minatorie, sempre più insistenti.

Da qui la decisione di denunciare i suoi strozzini ai Carabinieri del Nucleo Investigativo.

Nel corso dell’operazione, al termine della perquisizione, il personale del Nucleo Investigativo ha rinvenuto e sottoposto a sequestro un’ingente somma di denaro, ammontante a diverse migliaia di euro, in banconote contanti, due carte di credito ed alcuni dispositivi informatici.

I due arrestati sono stati posti in custodia cautelare presso il carcere di Livorno.

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