Campi Bisenzio: i Carabinieri individuano una carrozzeria abusiva, scatta il sequestro
Dall’impiego di manodopera irregolare al trattamento dei rifiuti, tanti guai riscontrati. Ma soprattutto l’attività risultava cancellata dal registro delle imprese.
Campi Bisenzio: i Carabinieri individuano una carrozzeria abusiva, scatta il sequestro.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto (FI), nell’ambito dell’attività di controllo sul lecito smaltimento dei rifiuti speciali, con la collaborazione di Ufficiali e Agenti di PG della Sezione di PG della Polizia di Stato – Servizio di Polizia Stradale di Firenze, hanno effettuato un accertamento presso una autocarrozzeria nel Comune di Campi Bisenzio (FI).
La società ha come oggetto sociale “lavori di carrozzeria auto, furgoni, autobus camion e simili – riparazioni meccaniche in genere ecc…..”.
All’interno del capannone, oggetto di controllo, al momento dell’accesso vi erano nr. 7 veicoli in lavorazione mentre nel piazzale esterno erano depositati 29 autoveicoli e nr. 2 motoveicoli oggetto di ulteriori accertamenti.
Dalla visura camerale ordinaria effettuata nella data dell’accertamento la carrozzeria risulta in stato “inattiva” dal 30/10/2023 e successivamente cancellata a seguito di scioglimento nella data del 26/02/2024.
Da accertamenti presso il SUAP del comune di Campi Bisenzio non risulta la dovuta presentazione della SCIA per l’inizio delle attività sul territorio. Non è stato inoltre individuato, da parte della ditta, un responsabile tecnico necessario per svolgere l’attività di meccatronica in violazione a quanto disposto dalla Legge 122/92.
Di fatto è accertato che dal punto di vista amministrativo la società non può esercitare nessuna attività commerciale sul territorio.
Al momento dell’accesso, all’interno del capannone venivano identificati due soggetti, di questi uno, di origine marocchina, era in attività lavorativa di verniciatura all’interno dell’apposita cabina.
Lo stesso essendo sprovvisto di documento di identificazione veniva condotto presso la Compagnia CC di Signa per essere sottoposto a fotosegnalamento.
Da accertamenti seguenti il lavoratore è risultato irregolare sul territorio Italiano, per cui i militari hanno proceduto a segnalarlo all’Autorità Giudiziaria per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato italiano.
Sopraggiunto il titolare dell’impresa è stato informato sulle irregolarità riscontrate, tra l’altro per l’attività di verniciatura la ditta utilizza una cabina munita di due ventilatori che presentano una conduttura per le emissioni in atmosfera, ma alla richiesta di fornire le autorizzazioni necessarie il titolare non è stato in grado di fornire nessun documento.
Inoltre l’autocarrozzeria produce rifiuti speciali di varia tipologia e natura sia pericolosi che non pericolosi.
Il raggruppamento di detti rifiuti deve essere svolto seguendo le indicazioni di cui agli art. 185 bis del Testo Unico Ambientale, ovvero deve essere realizzato rispettando alcune condizioni
dettate dalle norme che regolamentano il deposito temporaneo, i rifiuti inoltre devono essere raggruppati per categorie omogenee, nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute.
In particolare i rifiuti pericolosi erano contenuti in contenitori non idonei tenuti all’aperto agli agenti atmosferici, senza indicazione del tipo di rifiuto e sprovvisti di vasche di contenimento degli sversamenti, danneggiati in modo tale da fare uscire al suolo olii e idrocarburi con inquinamento del terreno. Erano presenti cassoni scarrabili colmi di parti di autoveicoli, ovvero parti in plastica o parti di carrozzeria, caoticamente raggruppati, senza un criterio di separazione per l’avvio allo smaltimento.
Il titolare dell’impresa è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per una serie di reati tra questi: la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ed il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non sul suolo.
Sempre in applicazione al T.U.A gli è stato contestato anche l’utilizzo di una cabina di verniciatura con emissione in atmosfera in assenza dell’autorizzazione prevista dagli articoli 269 o 272 del D.Lgs 152/06 e smi.
Al titolare dell’impresa è stato contestato anche l’art. 22 comma 12 del D. Lgs 286/98 (Testo Unico sull’Immigrazione) per aver impiegato un lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno.
L’autocarrozzeria ed i rifiuti sono stati posti sotto sequestro.
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