Vicenza, “Taci, anzi parla”, con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne
"Grazie al suo lavoro tante donne scopriranno se stesse, nella propria individualità e nelle relazioni fra loro e con l'altro sesso" Isabella Sala parla di Carla Lonzi
Vicenza, “Taci, anzi parla”, con Carla Lonzi per scoprire come sono cambiati bisogni, diritti e rappresentazioni delle donne.
Partendo dalla propria esperienza di femminismo e teatro, Patricia Zanco con Fatebenesorelle e con il gruppo FLUSSE, propone un nuovo progetto culturale e politico per Vicenza che alimenterà il dibattito tra le generazioni, abitando luoghi istituzionali, culturali e sociali della città quali Palazzo Cordellina, l’Odeo del Teatro Olimpico, il Giardino di Santa Corona, il chiostro della sede di Presenza Donna (in via San Francesco Vecchio 20) e Porto Burci.
Gli incontri che si terranno dall’11 aprile al 4 luglio, tutti ad ingresso libero, sono realizzati in collaborazione con Comune di Vicenza, Consigliera di Parità della Provincia di Vicenza, Fondazione Monte di Pietà, Accademia Olimpica, CISL Vicenza, UIL Veneto, CGIL Vicenza, Casa di Cultura Popolare, Biblioteca Civica Bertoliana e Presenza Donna.
«Carla Lonzi, storica dell’arte, lascia la sua professione per dedicarsi completamente alla causa del femminismo. Grazie al suo lavoro tante donne scopriranno se stesse, nella propria individualità e nelle relazioni fra loro e con l’altro sesso. A Vicenza, grazie all’idea forte e chiara di Patricia Zanco, attrice e autrice, della collaborazione di Flusse e delle tante partnership che hanno visto collaborare enti e istituzioni, molti dei quali parte della Consulta per le Politiche di Genere, siamo davvero felici di proporre un ciclo di incontri in occasione della ripubblicazione delle opere di Carla Lonzi. Un percorso di conoscenza della sua attualità sempre rivoluzionaria, e di noi stesse, nelle diverse età della vita, e nella nostra sempre cangiante, e ‘costruenda’, identità”» – commentano la vicesindaca con delega alla pari opportunità Isabella Sala e l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin.
La voce di Carla Lonzi, ovvero i suoi scritti, interpretati dall’attrice e regista Patricia Zanco, solleciteranno l’immaginario delle e dei partecipanti che con la moderazione di FLUSSE potranno esprimersi in un dialogo aperto con le relatrici. L’incontro vedrà infatti l’approfondimento e le riflessioni di filosofe, politiche, ricercatrici e attiviste che di volta in volta accompagneranno il pubblico alla scoperta del pensiero di Lonzi e dell’evoluzione del femminismo, tra passato e presente.
Il primo incontro è previsto per giovedì 11 aprile a Palazzo Cordellina con Annarosa Buttarelli, curatrice della recente riedizione delle opere di Carla Lonzi per la casa editrice La nave di Teseo, nell’ambito della collana La Tartaruga: «Carla Lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell’esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un’attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. I riverberi di quell’esplosione si sentono ancora oggi: Carla Lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. Questo la rende una delle pensatrici più radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di là di qualsiasi geografia e ordine di tempo».
A seguire il 15 maggio a Porto Burci sarà presente la filosofa e redattrice culturale del quotidiano Il manifesto Alessandra Pagliaru; il 30 maggio all’Odeo del Teatro Olimpico la filosofa e politica Maria Luisa Boccia, presidente del Centro per la Riforma dello Stato; l’11 giugno nel chiostro della sede di Presenza Donna, in via San Francesco Vecchio 20, la filosofa co-fondatrice della comunità filosofica “Diotima” Chiara Zamboni. Il 25 giugno nel Giardino di Santa Corona saranno ospiti la filosofa Linda Bertelli e la ricercatrice e docente Marta Equi Pierazzini, in un appuntamento al quale seguirà nella Sala Lampertico del cinema ODEON la presentazione del documentario Alzare il cielo, voluto da Loredana Rotondo, per la regia di Gianna Mazzini. Il ciclo si concluderà il 4 luglio a Porto Burci con le ricercatrici indipendenti Valeria Mercandino e Daniela Pietta.
“Taci, anzi parla” si propone di creare tempi e spazi di confronto per condividere esperienze collettive e personali, alimentare le relazioni in presenza, conoscere realtà e progetti del territorio. Capire se e come sono mutati i bisogni nel tempo, con quali azioni si fa riflessione e denuncia oggi, cosa hanno da imparare reciprocamente le pratiche del passato e quelle contemporanee. Gli incontri saranno un’occasione di formazione sui diritti delle donne, l’autodeterminazione femminile e di confronto sulle relazioni tra i sessi, concorrendo a creare una cultura personale e collettiva volta a contrastare la violenza di genere.
«La voce e la libertà ce la siamo sempre presa al prezzo di lotte e conflitti – dichiara Patricia Zanco -. Questo progetto è iniziato mesi fa, a partire da un dialogo con la vicesindaca Isabella Sala, la consigliera comunale Luisa Consolaro e la consigliera di parità Francesca Lazzari. La sua realizzazione sarà possibile con FLUSSE, e con la collaborazione di Adriana Chemello per Accademia Olimpica, della Fondazione Monte di Pietà, di CISL Vicenza, UIL Veneto e CGIL Vicenza, della Casa di Cultura Popolare, di Biblioteca Civica Bertoliana e di Presenza Donna».
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