Mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza. Palladio, Veronese, Bassano, Vittoria”, in Basilica palladiana dall’11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022
Vicenza, apre l’11 dicembre 2021 la mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza. Palladio, Veronese, Bassano, Vittoria“, in Basilica palladiana fino al 18 aprile 2022.
La mostra ricostruisce cinquant’anni di vita artistica nella Terraferma veneta, dal 1550 alla fine del secolo attraverso più di 80 opere di pittura, scultura, architettura, accostati a libri, tessuti, oggetti preziosi e arazzi provenienti da prestigiosi musei del mondo.
Alla metà del Cinquecento Vicenza, fra le aree più dinamiche in Europa per la produzione e il commercio della seta, conosce una sorprendente trasformazione, diventando una capitale della cultura grazie al progetto della cosmopolita nobiltà cittadina, che investe e scommette sulla visione di un gruppo di giovani artisti. Sono il genio dell’architettura Andrea Palladio, i pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano e il grande scultore Alessandro Vittoria.
Non mancano confronti tra i processi creativi propri a scultura, pittura e architettura con l’individuazione di rilevanti analogie, ad esempio, nel metodo di lavoro di Veronese e Palladio, con uno sguardo sinottico originale sulle tre arti.
Grazie alla collaborazione con un team di specialisti di storia economica, sarà possibile soffermarsi anche su un aspetto generalmente meno noto, legato al valore pecuniario dei capolavori.
L’esposizione è stata presentata oggi dal sindaco Francesco Rucco, dall’assessore alla cultura, Simona Siotto, dal presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Enrico Hüllweck e dal presidente di CISA Palladio, Lino Dainese.
Sono intervenuti anche Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte, e Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo
Infine i curatori Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco.
“Riprende il ciclo di mostre di rilievo internazionale con il quale la Basilica palladiana e la città di Vicenza, candidata a Capitale italiana della cultura 2024, ritornano protagoniste nella vita culturale del Paese – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco -. La mostra entra nella vita di questi artisti presentando, come tappe fondamentali del racconto, opere che segnano la ricostruzione di una incredibile vicenda storica e che trasformano il percorso espositivo in una sorta di intreccio, ricco di rinvii e di linguaggi formali diversi e complementari tra loro. Oggi, in un momento ancora così “particolare”, con questa mostra vogliamo veramente credere che il lockdown dei corpi non si traduca in un lockdown dell’anima. Vogliamo veramente credere che il silenzio dei nostri luoghi di cultura abbia resistito alle vicende degli uomini, e che quell’intenso rapporto intrecciato attraverso i secoli dall’uomo con le sue opere d’arte, possa nuovamente rivelare quel valore che ci appartiene.Un valore che la città di Vicenza vuole riaffermare con questa mostra dopo tanti, troppi mesi di buio: un incontro fisico con l’opera d’arte in uno spazio, quello della Basilica palladiana, che ritorna con la sua immagine migliore. Abbiamo deciso di riprendere il progetto delle grandi mostre in Basilica con la prospettiva che il Monumento Nazionale continui a essere, ancor più di prima, un luogo dell’esperienza e del gusto del concreto, una scuola di riflessione sul destino dell’uomo e sulla società che cambia”.
La mostra, curata da Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco, è promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; la promozione e l’organizzazione sono curate da Marsilio Arte.
La rassegna è parte di un più ampio progetto culturale di valorizzazione della città di Vicenza, candidata a Capitale italiana della Cultura nel 2024, e di rilancio della Basilica Palladiana, destinata a ospitare esposizioni di rilevanza internazionale. La mostra è sostenuta dalla Regione del Veneto e dalla Provincia di Vicenza. Il progetto è realizzato in partnership con con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale dell’istituto a Vicenza, con AGSM AIM, con il contributo di Confindustria e con il sostegno di Fondazione Roi. Radio Monte Carlo è la radio ufficiale della mostra.
I biglietti
Biglietti: intero 13 euro, ridotto 11 euro (over 65, studenti universitari con tesserino, convenzioni), ridotto under 18 5 euro (dagli 11 ai 17 anni), ingresso gratuito: bambini 0-10 anni, giornalisti accreditati, accompagnatori di persone con disabilità, 1 accompagnatore per gruppo.
Biglietto speciale aperto a 16 euro: permette la visita alla mostra in ogni momento, senza necessità di fissare una data ed una fascia oraria precise. Acquistabile sia in biglietteria,che online.
Sono disponibili pacchetti dono da regalare in occasione delle festività. Il biglietto aperto da 16 euro è abbinato, in una confezione regalo, ad un panettoncino dell’industria dolciaria Loison e si potrà acquistare all’ufficio Iat (Informazione e Accoglienza Turistica) di piazza Matteotti. Informazioni: 0444320854, iat@comune.vicenza.it.
Visitare la mostra
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Sono previste alcune aperture straordinarie: lunedì 27 dicembre, 3 gennaio, 11 aprile, 18 aprile. Apertura con orario ridotto: sabato 1 gennaio, 13 -18. Chiusura straordinaria: sabato 25 dicembre.
La mostra si può visitare con le audioguide incluse nel biglietto d’ingresso. Due le narrazioni proposte: una per gli adulti attraverso la voce di Guido Beltramini, e l’altra dedicata ai bambini, dai 6 anni d’età, a cura del Palladio Museum con la voce di Silvia Fogato.
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