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Verona, tre giorni dedicati al cibo al Tocatì, a settembre arriva la Fiera del Riso di Isola della Scala

L'Assessore Sboarina: "Anche le tradizioni fanno squadra per valorizzare il territorio"

Verona, il Tocatì fa squadra con un’altra eccellenza del territorio. Nei giorni del Festival Internazionale dei Giochi in Strada, la Fiera del Riso di Isola della Scala sbarcherà in lungadige San Giorgio. E curerà la parte enogastronomica della manifestazione. Attraverso l’acqua, risalendo il fiume, arriverà in centro città uno dei prodotti tipici di Verona, il riso.

Da giovedì 16 a sabato 18 settembre il pubblico troverà a porta San Giorgio stand gastronomici con i maestri risottari che proporranno il risotto all’isolana secondo la ricetta della tradizione, oltre ad altri inediti piatti. Inoltre, sulla terrazza che si affaccia sul fiume Adige sarà possibile degustare l’aperitivo accompagnato dalle musiche dei Suoni lungo l’Adige. Per la prima volta, due realtà consolidate del territorio veronese, Ente Fiera di Isola della Scala e Associazione Giochi Antichi, sotto la regia del Comune di Verona, fanno sinergia. Filo conduttore sarà l’acqua, centrale per la città attraversata dall’Adige ma anche per le risaie della Bassa.

Questa mattina il sindaco Federico Sboarina e il presidente dell’Associazione Giochi Antichi Verona Paolo Avigo, in diretta streaming, hanno annunciato la novità 2021 del Tocatì che, dopo l’edizione in versione Covid dello scorso anno, è pronto a ripopolare strade e piazze. Erano presenti gli assessori al Patrimonio Andrea Bassi e ai Rapporti Unesco e Turismo Francesca Toffali. Per Isola della Scala il sindaco Stefano Canazza e l’amministratore unico dell’Ente Fiera Isola della Scala Michele Filippi.

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“Due tradizioni che si uniscono per la prima volta e fanno squadra – ha detto Sboarina -, valorizzando al meglio il nostro territorio. Da un lato i giochi antichi con il Tocatì, appuntamento ormai imprescindibile del mese di settembre, atteso da migliaia di persone e famiglie che ogni anno arrivano a Verona per stare insieme e giocare. Dall’altro la tradizione culinaria del riso. Due elementi del Dna scaligero, della veronesità, che si incontreranno in riva all’Adige. La bellezza di questo Festival sta non solo nella sua internazionalità ma anche nella capacità di presentare il nostro territorio a 360 gradi, mettendone in luce le tipicità ed eccellenze. Grazie all’edizione dell’anno scorso, che è stata forse la più importante e difficile, e che ha permesso di tenere in piedi il Tocatì, oggi siamo qui a presentare il Festival numero 19 che avrà come filo conduttore l’acqua. Elemento che è vita, fondamentale per la storia della nostra città così come per la coltivazione del riso. Sono certo che questa sinergia sarà un importante valore aggiunto, da portare avanti negli anni”.

“E’ il nostro patrimonio, storico e culturale per quanto riguarda i giochi antichi, culinario e gastronomico per il riso di Isola – ha aggiunto Bassi -. Ringrazio l’Aga per il lavoro fatto e per aver voluto questa sinergia. Istituzioni, associazioni e realtà del territorio stanno collaborando su più fronti, ragionando da territorio. Verona è un tutt’uno e l’unione fa la forza. Quest’anno le cucine del Festival saranno in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico”.

“Al di là dei tre giorni di gioco, il Tocatì prosegue tutto l’anno, grazie all’instancabile lavoro di Aga per valorizzare le nostre tradizioni ludiche, che sono ad un passo dall’essere riconosciute Patrimonio immateriale dell’Umanità – ha sottolineato Toffali -. Il gioco mette in relazione le persone e i territori. L’abbiamo visto in passato con i numerosi ospiti stranieri, da quest’anno anche con un’eccellenza tutta scaligera che sbarca in riva all’Adige. E che, dopo due lunghi anni, ci riporta finalmente a tavola il riso di Isola, mancato dalle sagre che il Covid ha annullato”.

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