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Trento: “Mortali”, quindici eventi per recuperare il senso del limite.

Dal 2 all’11 novembre otto giornate e ricco programma va dai temi filosofici a quelli di bioetica, dalla spiritualità all’antropologia fino alla digital death.

Trento: “Mortali”, quindici eventi per recuperare il senso del limite.

Dal 2 all’11 novembre Trento ospiterà “Mortali”, primo evento diffuso dedicato alla cultura della morte e del morire. 15 eventi in 8 giornate che toccheranno luoghi diversi della città di Trento per tornare a parlare della morte, la grande esclusa della nostra epoca. Grandi nomi di intellettuali provenienti da diverse discipline animeranno dialoghi, death cafè, laboratori, spettacoli, per rimettere la nostra finitezza al centro della scena.
Il progetto nasce da un gruppo di persone che si definiscono “attivatori”: persone che per ragioni diverse hanno sentito la necessità di ridare spazio alla cultura della morte, del morire, del fine vita. Il gruppo organizzatore è stato di stimolo a un processo che ha incontrato l’entusiasmo e il supporto di tante realtà locali. La pluralità dei soggetti partecipanti mostra come la manifestazione sia caratterizzata da una molteplicità di temi, di voci, di luoghi, di mezzi espressivi.

Sulla “nave” di “Mortali” è salita per prima la Fondazione Hospice Trentino Onlus, che ha creduto con convinzione nel progetto e lo ha sostenuto. Si sono poi aggiunti la Fondazione Bruno Kessler, il Mart, l’Associazione Ama, il Servizio Funerario del Comune di Trento, la Casa Editrice Erickson, la Cellula Luca Coscioni, la Cooperativa Fai, la Circoscrizione Oltrefersina, l’Opera Universitaria e le tre Associazioni di volontari delle Cure Palliative del Trentino Alto Adige: la trentina Associazione Amici della Fondazione Hospice, la bolzanina Il Papavero, l’Associazione Vivere in Hospice di Mori.
Ognuno di questi soggetti si è fatto promotore di un evento, dando così vita a un ricco programma che va dai temi filosofici a quelli di bioetica, passando attraverso la spiritualità, l’antropologia, le tematiche più contemporanee relative alla digital death e la morte spiegata ai bambini.

Si inizia giovedì 2 novembre, pomeriggio del Giorno dei Morti, con tre eventi dal sapore “locale”: al Cimitero Monumentale, alle 15 ci sarà l’inaugurazione dell’opera di Christian Fogarolli e alle 16 la visita guidata; alle 18 alla Fondazione Bruno Kessler l’appuntamento sarà con Lucia Galvagni e Paolo Ghezzi in Oltre la cella del corpo, per ricordare Piergiorgio Cattani. Dal 3 novembre “Mortali” prenderà un respiro nazionale, con l’intervento del filosofo Vito Mancuso, che sarà alle 21 alla casa editrice Erickson con una riflessione dal titolo Appagati dalla vita fino alla morte – Buone pratiche per una vita vissuta, fino alla fine. Gli eventi proseguiranno in un ricco calendario fino a sabato 11 novembre.
Parlare di morte non sarà un riflettere cupo, ma anzi l’occasione per trarre gli insegnamenti migliori per vivere pienamente, nella consapevolezza della nostra mortalità. “Includere il senso del limite, della nostra finitezza, nel nostro pensare e nel nostro agire ci aiuta a vivere meglio: anche questo è il senso di questa manifestazione che, ci teniamo a ribadirlo, vuol essere uno spunto per slanciarsi verso la vita”, spiegano gli organizzatori.

Tutti gli eventi sono visibili sul sito www.mortali.org
Si suggerisce la prenotazione a questo link.
Per info 371 4505415 e info@mortali.org

 

Trento: “Mortali”,  quindici eventi per recuperare il senso del limite.

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