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CAMBIA LINGUA

Preziosi rinasce con Van Gogh

«Quando sono andato al Museo d’Orsay e ho visto i dipinti di Van Gogh, ho detto: Oddio cosa sono stato capace di fare, che bravo!!!». Alessandro Preziosi, che debutta il 15 novembre al Manzoni di Milano  con “Vincent Van Gogh l’odore assordante del bianco” (di Stefano Massini e con la regia di Alessandro Maggi),esprime in questa battuta tutto il lavoro fatto per “entrare” nelpersonaggio del grande pittore autodidatta. «Ho persino dipinto a casa qualcosina, ma resta privato…», ha aggiunto. Riuscirà a diventare brutto e gobbo, pur essendo “imprigionato” in un corpoagile e bello e come? «Ho fatto un lavoro sul corpo totale e hostudiato e approfondito tanto gli scritti su Van Gogh, poi con la meditazione dinamica sono riuscito ad astrarre il mio corpo per entrare in quello del pittore. Di certo Vincent mi ha insegnato ad essere un uomo». Preziosi che al Manzoni ha tenuto una conferenza stampa – lezione sul teatro e sullo spettacolo, si èmostrato persino “simpatico”. «Non mi sono mai sforzato diessere simpatico, né ho chiesto di essere pagato per esserlo, anzicredo che sia molto difficile e rischioso essere simpaticopubblicamente e credo che ci riesca solo Fiorello…». Preziosi hapoi parlato dell’arte contemporanea definendola come superficiale,consumistica e approssimativa, confermando che “essere” Van Goghlo ha aiutato ad essere un uomo. «Se hai due figli e 45 anni come medevi essere adulto per forza, ma non tutti gli uomini lo sono e VanGogh non lo diventò a causa della sua instabilità – ha aggiunto –invece la piece nel rapporto con Theo, il fratello, mi ha fattoriflettere su quante volte si perdono dei momenti con i fratelli ed èun peccato…io ne ho due e ho un rapporto di grande stima verso diloro». Il Teatro ha un peso nella sua vita ma anche la tv. Quali iprogrammi futuri? «A breve uscirà una fiction su Mediaset cheaffronta il tema degli abusi sessuali, delle donne soggiogate dauomini forse non cresciuti, ma non svelo altro – ha raccontato –invece interessante è anche il documentario per la Rai che stiamogirando sui luoghi dei terremoti, anche passati come quello delBelice, che racconta anche la distruzione dell’indotto dei luoghioltre che delle case, che opera un terremoto». Lo spettacolo è inscena al manzoni di Milano dal 15 novembre al 2 dicembre, prodottodal Khora e dal teatro Stabile d’Abruzzo, con Preziosi, FrancescoBiscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi, VincenzoZampa. Info www.teatromanzoni.it

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