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Pistoia Festival, venerdì si apre il Fabroni Sound Garden

Apre il compositore e ricercatore Francesco Giomi con "Florentia"

Pistoia Festival, venerdì si apre il Fabroni Sound Garden.

Molti gli eventi in programma per venerdì 9 settembre. Alle 19, a Palazzo Fabroni – Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia si apre il Fabroni Sound Garden, un progetto realizzato da Tempo Reale, con la collaborazione del Comune di Pistoia/Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e il sostegno della Regione Toscana nell’ambito del progetto regionale “Toscanaincontemporanea2022”. Sono partner del progetto anche la Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Firenze e il Ministero della Cultura.

Apre il compositore e ricercatore Francesco Giomi con l’azione sonora sulle tradizioni fiorentine dal titolo “Florentia” che si basa prevalentemente su una lunga serie di registrazioni effettuate sul campo nel 2018 durante le due principali manifestazioni tradizionali fiorentine: lo Scoppio del Carro e il Calcio Storico. Il risultato è una rilettura artistica di un paesaggio sonoro capace di evocare il continuo riferimento alla tradizione popolare della città in costante movimento. Ingresso gratuito.

Sempre venerdì 9 settembre, apertura serale straordinaria fino a mezzanotte della biblioteca San Giorgio e della caffetteria, con l’iniziativa “Il corpo si racconta“, dedicata alla danza.

Inoltre, alle 21.15 in Fortezza Santa Barbara torna “Spazi Aperti” a cura di Associazione Teatrale Pistoiese con “Museo Pasolini” di e con Ascanio Celestini, una produzione Fabbrica Srl e Teatro Carcano. Prevendita online su www.bigliettoveloce.it.

Nella saletta dell’Accademia Gherardeschi, in piazza dello Spirito Santo, sabato 10 settembre, alle 18, è in programma il Concerto del Trio Gherardeschi, a cura di Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica Gherardeschi / Il Rossignolo. Per informazioni:  www.ilrossignolo.com.

Sempre alle 18, nella Terrazza di Grandonio, a Palazzo De’ Rossi, il concerto della Filarmonica Borgognoni. Per informazioni: www.filarmonicaborgognoni.net

L’Accademia Gherardeschi, sabato 10 e domenica 11 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, propone l’Open Days. L’iniziativa, a ingresso libero, è a cura di Accademia Internazionale d’Organo e Musica Antica Gherardeschi / Il Rossignolo. Per informazioni:  www.ilrossignolo.com.

Domenica 11 settembre, nel Giardino di Palazzo Fabroni alle 19 torna Fabroni Sound Garden con “OISEAUX | Azione sonora sul canto degli uccelli” di Bernard Fort, che è uno dei più importanti compositori elettroacustici francesi, vera e propria autorità nel campo dell’acustica ornitologica. Il giardino si trasformerà, quindi, in un’enorme voliera sonora risonante del canto degli uccelli di tutta Italia. La composizione ornitologica di Fort abiterà in forma immersiva gli spazi orizzontali e verticali del Fabroni in un percorso acusmatico.

Alle 21, al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, andrà in scena “Resistenza“, rapsodia per voci recitanti, coro e strumenti di Giovanni Del Vecchio. Esegue il Coro Città di Pistoia. Evento nell’ambito del programma dedicato alla Liberazione di Pistoia, a cura di Cudir e Anpi Sezione Ghelardini di Pistoia. L’iniziativa è ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per “Spazi Aperti / teatri di confine”, martedì 13 settembre al Funaro, alle 19 è in programma “R.Y.F.” di e con Francesca Morello, alle 21 “FRAY” di Olimpia Fortuni, interprete Pieradolfo Ciulli e alle 21.15 “Sarajevo. La strage dell’uomo tranquillo”, idea e creazione Gennaro Lauro, a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese/Fondazione Toscana Spettacolo. Prevendita online su www.bigliettoveloce.it.

Il Fabroni Sound Garden si chiude martedì 13  settembre, alle 19, con la performance del Tempo Reale Electroacoustic Ensemble che dissemina musicisti e una danzatrice negli spazi aperti del giardino, interpretando uno dei grandi capolavori del compositore americano James Tenney. La sua “In a Large Open Space” è un’opera aperta dove dodici performer scelgono di eseguire una serie di lunghe altezze microtonali, contribuendo a un unico grande suono in continua trasformazione, cangiante e completamente modulato sullo spazio.

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