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Pesaro, un “Concerto dal balcone” per la ritrovata Casa Rossini

Ricci, Vimini e Pozzi: «Restituiamo alla città lo splendore di un altro simbolo della Capitale italiana della cultura; pronti ad accogliere il fermento e la vivacità di Pesaro2024»

Pesaro, un “Concerto dal balcone” per la ritrovata Casa Rossini.

Non poteva che passare per la casa natale del Genio il “crescendo rossiniano” di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, che ieri si è illuminata dello splendore ritrovato della facciata di Casa Rossini dopo l’intervento di restauro conservativo realizzato dall’Amministrazione comunale con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.

Un anticipo di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024

«L’intervento alla facciata è molto importante, sta dentro un periodo di investimenti pubblici imponente – ha detto il sindaco Matteo Ricci -. Di fronte a noi abbiamo una grande sfida, la Capitale italiana della cultura. Nel 2024 la città sarà in parte una città cantiere, ma le persone che visiteranno Pesaro si renderanno sicuramente conto del fermento, determinazione, vivacità e voglia di crescere che c’è. La stagione 2023 sarà un anticipo di quello che sarà il prossimo anno, vorremmo un’estate piena di persone, piena di bella atmosfera. La stessa che si respira questa sera, grazia al Concerto dal balcone: un’esperienza da vivere e raccontare».

Poi i ringraziamenti al presidente Martelli: «Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio per il contributo importante e la vicinanza all’Amministrazione. Viva Pesaro Capitale italiana della Cultura».

Una “chicca” culturale fondamentale per l’identità pesarese

Il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini, ha detto: «Felici di presentare la conclusione di questo intervento che si era reso necessario: un anno fa abbiamo dovuto mettere delle barriere temporanee perché la facciata non era in sicurezza. Dopo poco, abbiamo ricevuto l’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che da subito ha consentito a co-finanziare i lavori insieme all’Amministrazione. È stato un contributo fondamentale per restituire, anche con una certa celerità, lo splendore di Casa Rossini che oggi celebriamo con il ritorno dei Concerti dal bancone».

Una “chicca” della città, «Che, dopo la pandemia, torniamo a riproporre e che sarà uno degli elementi distintivi nel racconto di Pesaro 2024».

«A due mesi dall’ultimo “taglio del nastro” fatto al Centro Arti Visive Pescheria – ha aggiunto l’assessore al Fare Riccardo Pozzi – restituiamo, in tutta la sua bellezza e funzionalità, un altro contenitore culturale fondamentale per l’identità pesarese e per la Capitale italiana della cultura. I lavori di restauro conservativo – nati da un’esigenza di sicurezza – ci hanno permesso, tra l’altro, di ripristinare i colori originali della facciata e ridare un rinnovato valore a Casa Rossini e all’intera via. Ringrazio per l’ottimo lavoro la ditta che ha realizzato l’intervento e la Fondazione che lo ha sostenuto».

Un progetto condiviso

L’intervento, dal costo complessivo di 92mila euro, ha infatti ricevuto il contributo di 60mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che «In questi 30 anni ha avuto tra i suoi settori privilegiati d’intervento la promozione, tutela e valorizzazione dell’arte e della cultura nonostante l’alternarsi di persone e vicende» ha sottolineato il presidente Marco Martelli.

Questo ha poi ricordato le ultime iniziative in ordine di tempo: «L’ospitalità data al Museo Nazionale Rossini, accolto nella sede della Fondazione; la copertura della platea del Teatro Rossini, realizzata durante la pandemia e il finanziamento del progetto di recupero dell’immobile San Domenico. Una vicinanza che guarda all’intero territorio, come testimonia anche il recente bando al territorio comunale e della provincia. Pochi giorni fa abbiamo lanciato il bando di 200mila euro per il co-finanziamento di progetti e iniziative da svolgersi nel 2024, rivolto all’intero territorio di Pesaro e Urbino».

Due mesi di lavori

Avviato il 7 febbraio, concluso in poco più di due mesi, il progetto degli architetti Eros Giraldi, dirigente del servizio e di Davide D’Ursi, Rup del Comune, è stato realizzato dalla Gamma Srl di Fano.

L’intervento di restauro conservativo di Casa Rossini, «è stato svolto in perfetta sinergia con l’Amministrazione comunale e il funzionario di zona della competente Soprintendenza per i beni architettonici di Ancona. Ha avuto come finalità primaria il restauro conservativo della facciata.

Le lavorazioni hanno interessato gli elementi in laterizio, i manufatti lapidei e gli apparati lignei, mantenendo e conservando i materiali originali, riportati al loro antico splendore» ha spiegato Giovanna Macchi, titolare e direttore tecnico. 

 Finale in via Rossini

A seguire, il momento di musica rossiniana, proposto nell’amata formula del “Concerto dal balcone” in collaborazione con l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” del Rossini Opera Festival, ha richiamato centinaia di pesaresi in via Rossini per ascoltare “Largo al factotum” da Il barbiere di Siviglia e “Nel teatro del gran mondo” da Il signor Bruschino interpretati dal baritono Matteo Mancini accompagnato al pianoforte da Alessandro Uva.

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