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MILANO. “SEXXX & POP” ALLA FABBRICA DEL VAPORE

Milano, dal 14 febbraio al 25 maggio 2020, la Fabbrica del Vapore ospita una mostra da vedere e da godere, la prima del genere a Milano.

La rivoluzione sessuale ha aperto la strada a conquiste civili, culturali, politiche (legge sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza, anticoncezionali, femminismo, movimenti omosessuali, diritti civili) che oggi sono patrimonio di massa in gran parte del mondo occidentale. A partire dagli anni Novanta lo sviluppo della tecnologia digitale a livello planetario ha avviato una nuova, dirompente rivoluzione, tuttora in corso, i cui effetti a lungo termine sono inimmaginabili.

La mostra “Sexxx & Pop”, in programma dal 14 febbraio al 25 maggio 2020 alla Fabbrica del vapore di Milano, ripercorre tappe salienti che hanno contrassegnato l’immaginario erotico dell’Italia dagli anni Settanta sino all’avvento del web, tra passato e presente, con suggestioni audiovisive, documenti d’epoca, testi emblematici, incroci e contaminazioni nel cinema, nei fumetti, nelle riviste, nella musica, nella letteratura, nella fotografia, nelle illustrazioni, nel video e infine nella rete, proponendo al visitatore di vivere frammenti di quei mutamenti radicali che hanno sconvolto il “comune senso del pudore” e modificato gli stili di vita in larghi strati della popolazione alla luce del crescente consumo, produzione e diffusione via audiovisiva.

Le opere di illustratori come Guido Crepax, Pablo Echaurren, Filippo Scozzari, Cinzia Leone, Franco Saudelli, Andrea Pazienza, Leone Frollo, Paolo Eleuteri Serpieri, Giuliana Maldini sono affiancate agli “scandalosi” casi della Zanzara e di Porci con le ali; i raduni di Re nudo o del Gay pride a fanzine contemporanee; i “comizi d’amore” pasoliniani a fumetti d’autore; le grandi manifestazioni femministe anni Settanta a scatti di fotografe affermate come Paola Mattioli e Rosangela Betti; le dive della commedia sexy all’italiana al condannato “Ultimo tango a Parigi” e a incensurabili produzioni in rete; gli esilaranti annunci cartacei “AAA” vietati ai minori a quelli più stravaganti reperibili on line; le performance di artiste indipendenti a immagini di una sorridente Moana Pozzi e a video sperimentali di filmaker italiani under 30.

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