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Aggressione a bottigliate, in manette un salvadoregno

In manette un salvadoregno di 32 anni, residente a Milano,per il tentato omicidio di un connazionale di 21 anni, accoltellato al viso e alla gola all’esterno di una discoteca con i cocci di una bottiglia rotta. L’episodio risale al 15 dicembre 2019 ed era avvenuto davanti alla discoteca Baia Club di via Popoli Uniti, in zona viale Monza. Protagonista dell’aggressione  Armando Osmin Perez Solorzano (nel frattempo arrestato a Pavia per una rapina e detenuto in quel carcere, ndr). Solorzano, che quella notte era ubriaco, aveva accusato l’altro ragazzo di appartenere a una gang sudamericana rivale alla sua (la MS13) e aveva iniziato a insultarlo. Usciti dal locale aveva colpito il ventunenne con la bottigliata in faccia e al collo, lesionandogli un’arteria che stava per ucciderlo. Solo l’intervento rapido del 118 lo aveva salvato. Mesi di indagine da parte dei carabinieri della stazione Monforte hanno portato in questi giorni alla sua individuazione e all’arresto. Solorzano, che dal 2014 al 2019 ha collezionato 8 precedenti (tra cui maltrattamenti in famiglia, rapina, lesioni e altro), millantava di appartenere alla famigerata banda transnazionale a base etnica MS13 (abbreviazione di Mara Salvatrucha), anche se non risulta una sua affiliazione ufficiale. «Addirittura – ha continuato Ponzio – ha firmato una serie di atti giudiziari scrivendo MS13 invece del suo nome».

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