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Milano, arriva Jane Goodall: la celebre etologa naturalista protagonista dell’incontro “Essere senzienti. Le ragioni di una speranza”

L’Unione Buddhista Italiana offre un ulteriore contributo al dibattito sul tema della salvaguardia del nostro ecosistema: giovedì 27 ottobre UBI promuove “Esseri senzienti. Le ragioni di una speranza”, un appuntamento dedicato a conoscere alcune realtà internazionali impegnate nella tutela del nostro ecosistema con la straordinaria presenza della dottoressa Jane Goodall, DBE, fondatrice di The Jane Goodall Institute e messaggera della Pace dell’ONU.

Milano, arriva Jane Goodall: la celebre etologa naturalista protagonista dell’incontro “Essere senzienti. Le ragioni di una speranza”.

Il rapporto di interdipendenza che lega l’uomo alla natura ci impone di costruire sempre nuovi punti: l’impegno verso la conoscenza e la protezione degli scimpanzé e del loro ambiente a cui lavora con costanza Jane Goodall rappresenta la possibilità di salvezza di una specie e il benessere di tutti gli esseri viventi. Analogamente, lo spirito di una mente ecologica vede oltre la separazione: apparteniamo a qualcosa di più grande del nostro ristretto mondo personale e non c’è altra via che vivere collegati a tutto ciò che ci circonda, una via che chiama alla responsabilità del nostro agire, in una dimensione egualitaria tra ogni creatura vivente, con cui condividiamo lo stesso destino.

Riconoscersi in una relazione di connessione e reciprocità con la Terra, spostare lo sguardo e trasformare una visione antropocentrica in eco-centrica, nel riconoscimento dell’interdipendenza di ogni forma di vita e della sacralità di ciascuna forma di vita”, dichiara Filippo Scianna, Presidente di Unione Buddhista Italiana, “è alla base del nostro agire ed è il sentire che ci accomuna alla straordinaria vita di Jane Goodall e al lavoro del Jane Goodall Institute.

Tutto nell’ecosistema è interconnesso; ogni specie vegetale e animale ha un ruolo da svolgere nel bellissimo arazzo vivente. Ogni volta che una specie si estingue localmente è come se si tirasse un filo da quell’arazzo. Se si tirano abbastanza fili, l’arazzo cadrà a brandelli e l’ecosistema crollerà”, afferma Jane Goodall.

La dottoressa Jane Goodall è stata la pioniera dello studio degli scimpanzé, gli esseri viventi più vicini al genere umano: nel 1960, a soli 26 anni, si è avventurata in Tanzania per studiarli da vicino, mostrando al mondo intero che alcuni comportamenti ritenuti fino ad allora un’esclusiva caratteristica dell’uomo siano, in realtà, manifestati anche da questi animali.

Nei cinquant’anni del suo lavoro, la dottoressa Goodall non solo si è dedicata alla necessità di proteggere gli scimpanzé, ma ha anche ridefinito la necessità di includere le esigenze della popolazione locale e l’ambiente nei programmi di conservazione delle specie animali. Nel 1977 ha fondato il Jane Goodall Institute, realtà che sostiene ricerche sul campo, progetti di conservazione concernenti gli scimpanzé e il loro ambiente, e progetti di educazione ambientale e interculturale. La missione dell’Istituto è di promuovere relazioni positive tra uomo, ambiente e animali, promuovendo attività che assicurino il benessere degli animali, sia in natura che in cattività.

Accanto alla celebre etologa naturalista ambientalista inglese e al Presidente di Unione Buddhista Italiana, durante la matinée interverranno Daniela De Donno, Presidente di The Jane Goodall Institute Italia, Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia e Angelo Vaira, etologo e zooantropologo.

Milano, arriva Jane Goodall: la celebre etologa naturalista protagonista dell’incontro “Essere senzienti. Le ragioni di una speranza”

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