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Martin Scorsese incontra il pubblico presso la Casa del Cinema a Roma – “Volevo essere Bertolucci, per me una divinità”

Martin Scorsese è stato accolto da duemila persone alla Casa del Cinema, a Roma.

Martin Scorsese incontra il pubblico presso la Casa del Cinema a Roma – “Volevo essere Bertolucci, per me una divinità”.

Martin Scorsese è stato accolto da duemila persone alla Casa del Cinema, a Roma. L’evento è stato ideato da Gian Luca Farinelli, presidente della Festa del cinema.
Il cineasta si è mostrato da subito disponibile, crogiolato nel manto di umiltà che solo i più grandi possono vantare in modo autentico.
Ha risposto ad innumerevoli domande che gli sono state poste, parlando soprattutto del cinema italiano, citando Fellini e Bertolucci.
Su Federico Fellini confessa: “avrei dovuto fare un documentario su di lui” e prosegue: «Volevo essere Bertolucci, lo vidi a New York per la prima volta a 23 anni, mi sembrava una divinità».

Continua il dialogo con la bolgia di fan, abbinando “Il colore dei soldi” a “Il sorpasso” di Dino Risi, «un uomo scapestrato che cerca di corrompere un giovane», e in merito a Cape Fear dice: «un tentativo di entrare nel mainstream col gusto gotico del genere thriller-horror.
Conclude con un memorabile ritorno alle origini, parlando del suo capolavoro Taxi Driver: «Con De Niro non dovevamo parlare troppo, il suo personaggio, il senso di paranoia, la solitudine, l’essere scartato, il senso di noia, la conoscevamo bene. Abbiamo fatto quel film molto velocemente, non pensavo che qualcuno lo sarebbe andato a vedere».

Martin Scorsese incontra il pubblico presso la Casa del Cinema a Roma – “Volevo essere Bertolucci, per me una divinità”

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