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Luce e Incastri, la mostra presso la Fondazione Mazzoleni Onlus

Milano, 22 gennaio 2019. Sarà inaugurata sabato 2 febbraio alla presenza degli artisti Eugenio Galli e Pietro Rotella, la mostra di tele e sculture “Luce e Incastri” in programma fino al 22 di febbraio presso la Fondazione Mazzoleni Onlus di Alzano Lombardo (in Via Locatelli 1), a circa un ora da Milano.

L’astrattismo in pittura e l’astrattismo in scultura trovano spazio in questa esposizione, rispettivamente in Eugenio Galli e Piero Rotella, i perfetti interpreti del movimento che da forma e sostanza a “Luce e Incastri”. Teorie emozionali e concetti della filosofia trascendentale si concretizzano nelle esplosioni e nelle tele multimateriche di Eugenio Galli, mentre forme levigate, volute di richiamo classico ed enigmatici incastri che indagano il mondo caratterizzano le armoniose sculture di Piero Rotella – fa sapere la portavoce della Fondazione in una nota stampa. 

Pittura e scultura si coniugano così attraverso una concezione univoca di spazio e luce, volta a creare un percorso totalmente immersivo nell’arte contemporanea che catapulta immediatamente nel White Cube di derivazione newyorkese degli anni Settanta, in cui gli unici protagonisti sono l’opera e lo spettatore.

E così mentre il pubblico è libero di muoversi liberamente nello spazio e si lascia guidare dalla percezione e dalle emozioni che scaturiscono dalle opere degli artisti protagonisti, dall’altra parte ci troviamo davanti ad artisti che trovano nel profondo del loro animo, la chiave di lettura dei propri lavori: il primo guidato nella pittura da irrazionali movimenti scevri di qualsiasi preconcetto, l’altro scultore di incastri ispirati dalla molteplicità che caratterizza il pianeta. 

Nonostante la natura principe dei due artisti sia opposta, il loro fine è il medesimo: emozionare. Lo spettatore viene così inglobato all’interno di un ambiente fatto di luce e incastri levigati; un susseguirsi continuo di emozioni e percezioni visive, un’alternanza di marmi ed esplosioni, di curve armoniose e di tele multimateriche; opere che invadono lo spazio di continui scambi e rimandi emozionali. Il pubblico ha assoluto bisogno d’arte e l’artista ha il compito e il dovere di portargliela. Per maggiori informazioni: www.fondazionemazzoleni.com

Articolo di Settimio Martire

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