fbpx
CAMBIA LINGUA

Danza: da Bolle a Tissi, l’omaggio della Scala a Carla Fracci

In cartellone a Milano il 7 giugno

Danza: da Bolle a Tissi, l’omaggio della Scala a Carla Fracci.

Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a ogni Stagione, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

Anche la seconda edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e ospiti internazionali come Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Jacopo Tissi e Davide Dato, Primo ballerino dello Staaatsballet di Vienna, al suo debutto sul palcoscenico scaligero, e l’Orchestra del Teatro alla Scala che sarà diretta da Kevin Rhodes.

Nel programma, titoli che ripercorrono la storia del balletto e si intersecano con quella di una straordinaria artista, che ha lasciato il segno come interprete del balletto romantico, del grande repertorio ottocentesco ma anche del temperamento e della modernità delle visioni coreografiche del Novecento.

Partendo dall’inizio, da dove tutto è cominciato: licenzianda dalla Scuola di Ballo, fu lei ad essere scelta per interpretare il balletto dopo l’opera La Sonnambula di Luchino Visconti: Le Spectre de la rose. L’iconico balletto di Michail Fokin aprirà la serata con Jacopo Tissi e Letizia Masini richiamando la leggendaria avventura creativa dei Ballets Russes che troveremo anche in altri due titoli, riletti dalla originalità creativa di Amedeo Amodio – in L’Après-midi d’un Faune (in scena Agnese Di Clemente e Domenico Di Cristo) e di John Neumeier –  in un estratto da Le Pavillon d’Armide, interpretato da Davide Dato.

Carla Fracci 1969 La bella addormentata 69_1197PIN ph Erio Piccagliani © Teatro alla Scala

Neumeier, grande maestro del Novecento, anche nel sognante pas de deux dal secondo atto di La Dame aux camélias, con  – per la prima volta insieme in questo balletto – Nicoletta Manni nel ruolo di Marguerite Gautier e Roberto Bolle in quello di Armand Duval. Grande maestro come pure Roland Petit, profondamente legato alla storia del nostro Teatro, di cui verrà presentato da Martina Arduino e Marco Agostino il passo a due da Le Loup, creazione del 1953 che arrivò per la prima volta in Italia proprio alla Scala nel 1963.

Nel nome della grande étoile, con Alice Mariani, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Caterina Bianchi, Gabriele Corrado e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala  torna in scena Verdi Suite che Manuel Legris dedicò proprio a Carla Fracci, per il suo legame con le musiche di Verdi, e arriva per la prima volta, con Alessandra Ferri e Roberto Bolle, il passo a due da After the Rain di Christoper Wheeldon.

Carla Fracci profondamente moderna, e indimenticabile incarnazione del mito della ballerina romantica che qui verrà celebrato in un prezioso passo a due dal secondo atto di Le Papillon, l’unico balletto coreografato da Maria Taglioni, nella ricostruzione di Pierre Lacotte per l’Opera di Parigi del 1976 , interpretato da Linda Giubelli e Nicola Del Freo.

Non mancherà il grande repertorio, conIl lago dei cignidi Nureyev (estratti dal terzo atto, con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, con Christian Fagetti nel ruolo di Rothbart, i solisti e  gli artisti del Corpo di Ballo nella danza spagnola  e nella mazurka) e con il Pas classique hongrois (nel ruolo di Raymonda Martina Arduino, di Jean de Brienne Navrin Turnbull, con Gaia Andreanò ballerina solista e il Corpo di Ballo) dal terzo atto di Raymonda di Petipa, nella ricostruzione di Sergej Vikharev che proprio alla Scala vide il suo debutto assoluto nel 2011, a suggellare questa seconda edizione.

Carla Fracci alla Scala 133877LMN Omaggio 84_85 ph Lelli e Masotti © Teatro alla Scala

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano