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A Trieste inaugurata la mostra “Dal buio alla luce” al museo Winckelmann

La mostra nell'ambito del progetto "invito alla conoscenza del territorio e del sottosuolo di Trieste".

A Trieste inaugurata la mostra “Dal buio alla luce” al museo Winckelmann.

Trieste, nella mattinata del 28 settembre, al Museo d’Anchità J.J. Winckelmann, alla presenza del responsabile dei Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi, della conservatrice del Museo, Marzia Vidulli Torlo, del presidente della Società Adriatica di Speleologia Marco Restaino e di Enrico Halupca, è stata inaugurata la mostra “Dal buio alla luce“, nell’ambito del progetto “Invito alla conoscenza del territorio e del sottosuolo di Trieste”. Il progetto è realizzato, in coorganizzazione con il Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo – dalla Società Adriatica di Speleologia.

La mostra è stata fortemente voluta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste Giorgio Rossi per ricordare la figura e l’opera di Armando Halupca, infaticabile presidente della Sezione di Speleologia Urbana della Società Adriatica di Speleologia, che per 40 anni ha condotto un’intensa attività di ricerca e divulgazione dei Sotterranei di Trieste.

La mostra è stata curata da Enrico Halupca, in collaborazione con Marco Restaino e Paolo Guglia della Società Adriatica di Speleologia, e ripropone le immagini più significative delle esplorazioni dei sotterranei della nostra città avvenute negli anni ’80 e ’90.

La mostra si articola in una introduzione e 7 punti tematici che il visitatore “esplora” a sua volta” anche con l’ausilio di una audioguida con voce narrante attivabile con lo smartphone personale.

Trieste ha sempre avuto, sin dai suoi albori, uno stretto rapporto con la ricerca dell’acqua e con un territorio che per propria natura ben poco aiutava a dissetare una città in continua crescita. Sul Carso, migliaia di grotte custodiscono in profondità il prezioso elemento, con laghi sotterranei e corsi d’acqua, come il misterioso fiume Timavo. Non solo grotte, che ancora nascondono incredibili sorprese, ma anche sotterranei artificiali e antichi acquedotti che si snodano sotto la città, in un territorio ancora tutto da scoprire.

dal buio alla luce

La Società Adriatica di Speleologia nell’ambito del progetto “Invito alla conoscenza del territorio e del sottosuolo di Trieste”, affronta queste particolari tematiche con tre appuntamenti.

La mostra “Dal buio alla luce”, rappresenta un viaggio a immagini nei quarant’anni di ricerche nel sottosuolo della città attraverso gli occhi di Armando Halupca, storico presidente della Sezione di Speleologia Urbana della Società Adriatica di Speleologia. Bunker, rifugi antiaerei, gallerie d’acqua e antichi acquedotti, sono illustrati attraverso un percorso che accompagna il visitatore in un itinerario tra i misteri, leggende e realtà, in una città parallela che si snoda sotto i nostri piedi.

Grande novità, per una mostra commemorativa di speleologia urbana come questa è l’apertura verso un pubblico internazionale fortemente voluto dal curatore.

Didascalie e testi sono espressi in 3 lingue Italiano, tedesco e inglese, secondo le nazionalità più presenti nelle visite museali di questi ultimi tempi a Trieste. La mostra sarà visitabile fino al 26 novembre 2023 con orario 10-17 da martedì a domenica ad ingresso libero.

Il 30 settembre dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nella sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio – Porto Vivo si terrà un convegno breve sulle acque e grotte del Carso, e sul misterioso corso del fiume Timavo.

Saranno introdotti gli aspetti idrogeologici del Carso che lo rendono un territorio unico e studiato da tutto il mondo.

Gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia presenteranno in quest’occasione le ultime eccezionali scoperte, grazie anche alla collaborazione di un team di speleosub francesi nell’ambito del progetto “Timavo System Exploration”.

Durante il convegno sarà presentato il libro “Operazione Corsaro”, diario della prima esplorazione speleosubacquea del Timavo nell’Abisso di Trebiciano, impresa storica che, allora (1953), si rivelò come un record mondiale per quanto riguarda le immersioni in grotta.

Il terzo ed ultimo appuntamento, a conclusione del progetto, si terrà il 25 novembre 2023 dalle ore 9.30 alle ore 13.30, presso la Sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio – Porto Vivo, con un convegno in cui si parlerà della Trieste sotterranea. Oltre a una panoramica generale sui sotterranei della città, si tratteranno argomenti come il potenziale turistico di questi siti, sottolineando anche l’importanza di quell’acqua, spesso dimenticata, che ancora oggi viene raccolta da antichi sistemi di captazione sotterranea.

Il convegno si concluderà svelando, per la prima volta, i risultati e le grandi scoperte raggiunte in questi giorni nel sotterraneo forse più importante di Trieste: l’acquedotto Teresiano.

inaugurazione

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