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Terremoto tra Turchia e Siria, quasi 20mila morti. Si continua a scavare per trovare persone ancora vive

Di Angelo Zen, l’imprenditore veneto di cui si sono perse le tracce a Kahramanmaras, non si hanno ancora notizie

Terremoto tra Turchia e Siria, quasi 20mila morti. Si continua a scavare per trovare persone ancora vive.

Sono quasi 20mila le vittime ufficiali del terremoto che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria.

In Turchia almeno 16.170 morti e 64mila feriti. «Nessuno rimarrà senza casa – lo ha promesso nelle scorse ore il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan -. Abbiamo affrontato altre catastrofi terribili, penso ai terremoti di Van, Bingol, Smirne, Malatya ed Elazig. Ma penso anche alle esondazioni di Kastamonu e agli incendi che hanno colpito Mugla e Antalya. Come abbiamo ricostruito in quelle situazioni, ricostruiremo anche ora, in tutte le 10 province colpite, nessuno dubiti. I nostri cittadini torneranno a vivere in una casa velocemente. Nessuno e dico nessuno dei nostri cittadini rimarrà senza un riparo e senza un’abitazione».

In Turchia i bambini rimasti soli, tra orfani e quanti sono ancora alla ricerca dei propri genitori, sarebbero tra i 1000 e i 5000. Numero che aumenta a dismisura, secondo le stime dell’Unicef.

Si continua a scavare nella speranza di trovare persone ancora vive: nel distretto di Akevler in Turchia, una madre e suo figlio sono stati estratti vivi dopo 70 ore di inferno sotto le macerie.

Di Angelo Zen, l’imprenditore veneto di cui si sono perse le tracce a Kahramanmaras, invece, non si hanno ancora notizie. L’ultima volta che i figli dell’uomo lo hanno sentito dall’Italia è stato domenica, poco prima del sisma.

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Intanto, è stato ripristinato l’accesso a Twitter. Il social era stato bloccato ieri dal Presidente Erdogan, dopo le critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite dal sisma.

In Siria il primo convoglio di aiuti umanitari è arrivato nelle aree controllate dai ribelli.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da Bruxelles, dove partecipa al Consiglio Europeo, dichiara: «Allo stato attuale, in base alle informazioni fornite, le squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei vigili del fuoco italiani in Turchia sono riuscite a salvare due ragazzi in due distinte operazioni di soccorso ad Antiochia e stanno lavorando per trarre in salvo altre persone. Voglio far pervenire un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini».

Ringraziamento e stima nei confronti dei vigili del fuoco italiani impegnati in Turchia anche da parte del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «La loro capacità di coniugare professionalità tecnica e sacrificio a un tratto di umanità e di solidarietà caratterizzano un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, e lo straordinario impegno profuso in queste ore nei territori devastati dal sisma ne è la più chiara testimonianza».

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