Tajani presenta a Roma il piano per l’integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali nell’UE: la soluzione per un’adesione più rapida e strategica
Vertice a Roma sui Balcani Occidentali: l’Italia presenta una proposta per accelerare l’adesione all’UE dei Paesi candidati, favorendo stabilità e crescita regionale.
Tajani presenta a Roma il piano per l’integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali nell’UE: la soluzione per un’adesione più rapida e strategica
Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha presentato una proposta nazionale per accelerare l’adesione dei Paesi dei Balcani Occidentali all’Unione Europea. Durante la riunione ministeriale di Roma, la proposta si è focalizzata su integrazione graduale, semplificazione del processo e comunicazione strategica per favorire la stabilità e la crescita nella regione.
In occasione della riunione ministeriale con i Paesi dei Balcani Occidentali e con il Gruppo “Amici dei Balcani Occidentali” ospitata nella giornata di ieri, Lunedì 10 febbraio a Roma, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presentato un documento di posizione nazionale contenente alcune proposte concrete per accelerare l’adesione all’UE dei Paesi candidati, inclusi quelli dei Balcani Occidentali.
La proposta italiana si concentra su tre elementi fondamentali: integrazione graduale (a partire da settori chiave come la cyber-sicurezza, il rafforzamento della Pubblica Amministrazione, la gestione della migrazione e la cooperazione tra imprese); semplificazione del processo, al fine di evitare blocchi e veti incrociati soprattutto su passaggi tecnici; comunicazione strategica, per valorizzare i benefici dell’integrazione per la popolazione.
La proposta è stata illustrata da Tajani a Kaja Kallas, Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, e a Marta Kos, Commissaria UE per l’Allargamento, con cui il Ministro ha avuto incontri bilaterali, e ai partecipanti alla riunione: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Austria, Croazia, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia.

La priorità attribuita alla stabilità della regione balcanica e all’accelerazione del processo di integrazione all’UE di tali Paesi è stata anche evidenziata nelle Conclusioni della Presidenza adottate al termine della ministeriale.
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